-> Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico
Sessione 6. Il discorso e la potenza
a cura di
Carlo SiniFlorinda Cambria
Memoria involontaria e volontaria: la prima è una disposizione gestuale, un abito innato che implica il riconoscimento ambientale. Dal gesto alla parola (Mead): passaggio alla memoria volontaria e alla comunicazione cosciente. Nascita dei discorsi: strumento regio dell’umanità (Aristotele). Al di là dei discorsi non c’è nulla da sapere, poiché quello è il sapere, quello il confine e la potenza dell’umano abitare. Comune ai viventi è l’esercizio della potenza. Il discorso è una soglia: lacerazione originaria che inaugura bisogni e desideri, credenze e verità viventi. Riferimenti: Democrito e gli Atomisti, Campanella e il sensus sui, Baumann e la “società liquida”.
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