Nel lessico ormai consolidato di Mechrí, la transdisciplinarità che ispira la nostra politica culturale impegna tutti i collaboratori e i partecipanti ai percorsi formativi, alle sperimentazioni laboratoriali e alle iniziative di alta divulgazione in un esercizio teso a ricostituire un fondamento comune del sapere, largamente minacciato, anche se per altro verso potenziato, dalla diffusione sempre più capillare delle discipline specialistiche parcellizzate. Ogni “sapere esperto”, con i suoi strumenti e le sue pratiche peculiari, è così convocato al cospetto degli altri, nella persuasione che solo per reciproco attraversamento, per reiterato sconfinamento, ciascuno possa ricalibrare i dintorni e le possibilità del proprio habitus conoscitivo, della propria etica del sapere, verso una inedita politica di senso, sulla soglia tra la determinazione del nostro “qui” e la sterminata, cosmica apertura di tutti i nostri “altrove”.

Gli antefatti di questo programma di lavoro sono documentati non solo nel nostro Archivio on line, ma anche nelle pubblicazioni edite da Jaca Book con il logo “Percorsi Mechrí” e nella viva esperienza delle centinaia di Soci che, negli anni, hanno varcato la soglia di Mechrí e ne hanno condiviso la proposta culturale. Volutamente protetta dalle incombenze di una codificazione istituzionale, l’Associazione è tuttavia sempre aperta all’interazione con centri di ricerca e formazione con cui condividere obiettivi specifici di breve e lungo termine. In tale direzione si sono consolidate collaborazioni con università e accademie, ma anche con autonome organizzazioni di operatori culturali, con gruppi di artisti e di scienziati, con enti variamente impegnati in contesti socioeducativi emarginati e problematici. Una rete di compagni di strada si è andata in tal modo costituendo nel tempo e rappresenta oggi, per Mechrí, una fonte di interlocuzione attiva, proiettata verso ulteriori sviluppi dello stile laboratoriale a cui aspirano tutte le attività sociali.

A uno stile laboratoriale cercano infatti di ispirarsi sempre più le nostre attività formative e – confidiamo – ciò si rende palese a partire da quelli che abbiamo sempre considerato i due seminari permanenti di Mechrí (Arti dinamiche e Filosofia) e che, nel 2023-2024, sono stati rifusi in un unico percorso, il Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico. Esso ha proposto non solo sessioni di “semina” frontale e scambio di riflessioni individuali e collettive in forma di “germogli”, ma anche quelle che abbiamo chiamato “dimostrazioni di lavoro” per condividere con i Soci i processi di elaborazione performativa soggiacenti allo svolgimento delle sessioni. L’intento è stato di vagliare il grado di maturità e di consapevolezza operativa raggiunto a Mechrí nel suo nono anno di attività, così da fare il punto sullo stato delle ricerche tematiche e metodologiche condotte fino a qui.

Gli appuntamenti in programma sono stati integrati da occasioni di incontro fuori calendario che hanno arricchito la proposta culturale del 2023-2024, sia ricorrendo ai canali di collegamento da remoto, sia con riunioni in sede per condividere momenti di riflessione proposti dai Soci stessi (ad esempio per presentare gli sviluppi del laboratorio Mechané), sia presso sedi ospitanti per pubblici simposi. Affinché Mechrí diventi sempre più capace di abitar soglie e di sconfinare in venturi spazi di umana dislocazione.