Attività in corso

Il punto
a cura di Florinda Cambria
Esordio
a cura del Comitato scientifico di Mechrì
Intrecci
a cura di Rossella Fabbrichesi, Andrea Parravicini, Carlo Sini
Ricanti
a cura di Tommaso Di Dio, con la partecipazione di Florinda Cambria
Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico
a cura di Carlo Sini e Florinda Cambria
Linguaggi in transito: Antropologia culturale
a cura di Francesco Remotti
Letture del mercoledì
a cura del Comitato scientifico di Mechrì
Laboratorio Mechané
a cura di Carlo Sini e Florinda Cambria
Crocevia dei linguaggi
Incontri
Attrezzeria

Programma completo 2023 – 2024

Il punto

ABITARE, DISABITARE, SCONFINARE: questo triplice movimento è al centro delle attività di formazione e ricerca programmate a Mechrí per il 2023-2024. Come è ormai uso per la nostra Associazione, l’anno sociale si apre in stretta continuità con i cammini che l’hanno preceduto. I primi appuntamenti in programma («Esordio», «Intrecci» e «Ricanti») sono perciò concepiti come sessioni, nelle quali, con prospettive molteplici, si rievocheranno e condivideranno, in particolare con i nuovi Soci, gli snodi sui quali ci si è affacciati nei più recenti seminari di Mechrí e a partire dai quali è emerso il tema portante di questo nuovo anno sociale.

Nel corso degli anni passati, ci siamo interrogati sulle diverse declinazioni che il sapere e il saper fare assumono nell’intreccio pragmatico del mobile e metamorfico orizzonte umano. Perimetri e precari confini sono sempre ridisegnati entro tale orizzonte, tracciando di volta in volta la direzione progettuale e la disposizione abitativa che costituiscono i luoghi di una sempre reiterata antropogenesi. Il tema dell’abitare, dell’oikos come spazio costitutivo dell’umano, dell’habitus che lega luoghi e corpi nella mobile costruzione di «condividui» è perciò il fulcro da cui emaneranno i percorsi transdisciplinari del nuovo anno sociale.

Nel lessico ormai consolidato di Mechrí, la transdisciplinarità che ispira la nostra politica culturale impegna tutti i collaboratori e i partecipanti ai percorsi formativi, alle sperimentazioni laboratoriali e alle iniziative di alta divulgazione in un esercizio teso a ricostituire un fondamento comune del sapere, largamente minacciato, anche se per altro verso potenziato, dalla diffusione sempre più capillare delle discipline specialistiche parcellizzate. Ogni «sapere esperto», con i suoi strumenti e le sue pratiche peculiari, è così convocato al cospetto degli altri, nella persuasione che solo per reciproco attraversamento, per reiterato sconfinamento, ciascuno potrà ricalibrare i dintorni e le possibilità del proprio habitus conoscitivo, della propria etica del sapere, verso una inedita politica di senso, sulla soglia tra la determinazione del nostro «qui» e la sconfinata, cosmica apertura di tutti i nostri «altrove».

Gli antefatti di questo programma di lavoro sono documentati non solo nel nostro Archivio on line, ma anche nelle ormai numerose pubblicazioni edite da Jaca Book con il logo «Percorsi Mechrí» e nella viva esperienza delle centinaia di Soci che, negli anni, hanno varcato la soglia di Mechrí e condiviso la proposta culturale della nostra Associazione. Volutamente protetta dalle incombenze di una codificazione istituzionale, essa è tuttavia sempre aperta all’interazione con centri di ricerca e formazione con cui condividere obiettivi specifici di breve e lungo termine. In tale direzione si sono consolidate collaborazioni con università e accademie, ma anche con autonome organizzazioni di operatori culturali, con gruppi di artisti e di scienziati, con enti variamente impegnati in contesti socio-educativi emarginati e problematici. Una rete di compagni di strada si è andata in tal modo costituendo nel tempo e rappresenta oggi, per Mechrí, una fonte di interlocuzione attiva, proiettata verso ulteriori sviluppi dello stile laboratoriale a cui si ispirano tutte le attività sociali. A uno stile laboratoriale cercano infatti di ispirarsi sempre più le nostre attività sociali e – confidiamo – ciò si renderà palese a partire da quelli che abbiamo sempre considerato i due seminari permanenti di Mechrí (Arti dinamiche e Filosofia), quest’anno rifusi in un unico percorso, il Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico, costituito non solo da sessioni di «semina» frontale e scambio di riflessioni individuali e collettive in forma di «germogli», ma anche da quelle che chiameremo «dimostrazioni di lavoro» per condividere con i Soci i processi di elaborazione performativa soggiacenti allo svolgimento delle sessioni. L’intento è di vagliare il grado di maturità e di consapevolezza operativa raggiunto, in questo nono anno di attività, così da fare il punto sullo stato delle ricerche tematiche e metodologiche condotte fino a qui.

Tutti gli incontri programmati si svolgeranno in modalità «mista»: si potrà partecipare agli incontri nella sede di via Spoleto 4, a turni di max. 35 persone (previa prenotazione on line), e sarà sempre garantita la possibilità di partecipare a distanza tramite collegamento su piattaforma elettronica. Fanno eccezione gli appuntamenti infrasettimanali («Letture del mercoledì»), che si svolgeranno – come d’abitudine – solo da remoto. Gli appuntamenti in programma saranno integrati da occasioni di incontro fuori calendario che arricchiranno ulteriormente la proposta culturale del 2023-2024, sia ricorrendo ai canali di collegamento da remoto, sia riunendoci in sede per condividere momenti di riflessione proposti dai Soci stessi (ad esempio per aggiornarci reciprocamente sugli sviluppi delle attività laboratoriali), sia convocandoci, in occasioni particolari, presso sedi ospitanti per pubblici simposi. Affinché Mechrí diventi sempre più capace di abitar soglie e di sconfinare in venturi spazi di umana dislocazione.

Esordio

COSTRUIRE SPAZI DI UMANITÀ: DAL PROGETTO ALL’HABITUS
a cura del Comitato scientifico di Mechrí

14 ottobre 2023, ore 15.00-18.30

Sessione d’apertura, a conduzione collettiva, con funzione di raccordo tra gli approdi dei percorsi svolti fino a qui (in particolare nello scorso anno sociale, dedicato al tema «Costruire, progettare, architettare») e gli slanci che ci inducono oggi a riflettere sull’«abitare» come pratica di costituzione dell’umano, soglia di metamorfici sconfinamenti. Anche alla luce dei materiali raccolti nel nostro Archivio on line, le voci del Comitato scientifico proporranno, con angolature diverse e approccio transdisciplinare, chiavi di lettura che consentano a tutti i Soci – soprattutto a coloro che per la prima volta si introducono ai lavori dell’Associazione – di cogliere i nodi cruciali da cui muoveranno i percorsi formativi del nuovo anno e di familiarizzarsi con lo stile di pensiero proposto e praticato da Mechrí.

Audio
14/10/2023: parte prima; parte seconda

Intrecci

IL POTERE DEL SAPERE
a cura di Rossella Fabbrichesi, Andrea Parravicini, Carlo Sini

21 ottobre 2023, ore 15.00-18.30

«Intrecci» è il titolo di una rubrica attiva sul canale Youtube di Mechrí. Gli «Intrecci» documentano, mediante videoregistrazioni, il confronto dialogico fra temi e figure che, emersi durante i seminari del passato, si dipanano in prospettive rinnovate e si sviluppano in trame imprevedibili. Di volta in volta, membri del Comitato scientifico, all’occorrenza insieme a ospiti e collaboratori esterni, sono chiamati a lavorare su alcuni punti del cammino già svolto, aprendo nuovi scorci, sostando su alcune aree prima in ombra e inaugurando così nuove piste di indagine.
Il primo degli «Intrecci» programmati per il 2023-2024 si svolgerà in sede, con modalità mista e la diretta partecipazione dei Soci (d’abitudine i video vengono invece realizzati a distanza e costituiscono materiale divulgativo, non strettamente rivolto ai Soci). Ciò deriva dalla peculiarità del tema in oggetto, Il potere del sapere, che riprende il Germoglio dal titolo Potentia intelligendi e potentia agendi (da Spinoza a Peirce, da Peirce a Sini) firmato da Rossella Fabbrichesi in conclusione del Seminario di filosofia 2022-2023 (materiali reperibili nell’Archivio on line). Il dialogo con Carlo Sini e Andrea Parravicini consentirà di mettere a fuoco gli esiti di quel Seminario e di introdurne gli sviluppi nel nuovo Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico.

Audio
21/10/2023: parte prima; parte seconda

Germogli
1. Valeria Benforti, La grande politica
2. Mario Alfieri, L’unità attiva di soggetto-strumento-oggetto
3. Carlo Sini, Risposta a Valeria Benforti (La grande politica)
4. Carlo Sini, Risposta a Mario Alfieri (L’unità attiva di soggetto-strumento-oggetto)
5. Rossella Fabbrichesi, Risposta a Valeria Benforti e Mario Alfieri (Grande politica e trasformazioni circoscritte)
6. Carlo Sini, Risposta a Rossella Fabbrichesi (Grande politica e trasformazioni circoscritte)
7. Carlo Milazzo, Pierce e la transdisciplinarità
8. Carlo Sini, Risposta a Carlo Milazzo (Pierce e la Transdisciplinarità)

Ricanti

PRIMA DELL’ARCHITETTURA E L’ARCHITETTURA PRIMA
a cura di Tommaso Di Dio, con la partecipazione di Florinda Cambria

4 novembre 2023, ore 15.00-18.30

Il Seminario delle arti dinamiche dal titolo Architetture archivi arche, condotto del 2022-2023 (audio e materiali disponibili nell’Archivio on line), si è affacciato alla soglia di alcuni snodi problematici del fare architettonico, come il rapporto fra mondo della natura e mondo della città o quello fra costruire e rammemorare o ancora fra architettura e voce. Nel «Ricanto» si svolgerà una ripresa critica di alcuni passi significativi del percorso svolto (anche alla luce dei preziosi Germogli condivisi dai Soci e pure reperibili nell’Archivio on line) e si proverà ad approdare all’immagine di una preistoria dell’architettura, a una paradossale storia del suo prototipo: la capanna.

Audio
04/11/2023: parte prima, parte seconda, parte terza

Materiali
Testi e immagini

Germogli
1. Paolo Imperatori, Epochè dell’abitare

Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico

TRASFIGURAZIONI.
LA POTENZA DEL MONDO E L’IRRAFFIGURABILE NELLE FIGURE
a cura di Carlo Sini e Florinda Cambria

Inizio corso: 11/11/2023, ore 15.00-18.30

Nel tempo del tramonto e del concludersi del grande orizzonte della costruzione di verità assolute, un percorso alternativo in luoghi simbolici, tableaux vivants, figure cosmiche, occasioni del destino; «stanze» di un prender corpo in cui soglia, limite e confine segnano il transito della condizione umana, il suo aver luogo e farsi spazio come cura del suo attraversamento inarrestabile. Bisogno e desiderio vi si espongono ogni volta nella costitutiva differenza dell’aperto, ovvero nel suo paradossale riparo.
Il seminario proporrà un cammino inframezzato da memorie e ricostruzioni razionali entro i luoghi della accensione della cosiddetta «natura umana» e del paradosso della «conoscenza». Kant l’aveva intuito, la filosofia non è scienza, ma pratica del molteplice sullo sfondo irriducibile dell’uno, presupposto ogni volta nella sua articolazione pratica: due facce della medesima soglia. Esse aprono la via al destino politico dell’habitus umano presente e futuro: non alla politica come professione, ma a una «grande politica» (come direbbe Nietzsche), in cui l’umano e la sua «natura» abitano, transitano e sconfinano per dare corpo e casa al simultaneo dimorare e venir meno della vita della verità.
Le sessioni del seminario saranno integrate da «dimostrazioni di lavoro» in cui i curatori condivideranno con i partecipanti il processo di elaborazione e fruizione dei tableaux e delle stanze presentate durante le sessioni.

Audio
1. 11/11/2023: parte prima, parte seconda
2. 16/12/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
3. 20/01/2024: parte prima, parte seconda, parte terza
4. 17/02/2024: parte prima, parte seconda
5. 16/03/2024: parte prima, parte seconda, parte terza
6. 20/04/2024: parte prima, parte seconda, parte terza
7. 04/05/2024 Sessione integrativa: parte prima, parte seconda, parte terza

Tavole
1. 11/11/2023: Tavola n. 1 – Del Grande Shock
2. 16/12/2023: Tavola n. 2 – Le caldarroste
3. 20/01/2024: Tavola n. 3 – Il Testimone
4. 17/02/2024: Tavola n. 4 – I figli della Terra; Tavola n. 4bis
5. 16/03/2024: Tavola n. 5 – Il meteorite; Tavola n. 6 – La disposizione e la memoria
6. 20/04/2024: Tavola n. 7 – Il discorso e la soglia; Tavola n. 8 – La potenza
7. 04/05/2024: Dimostrazione di lavoro – Tavole I, II, III

Considerazioni
1. 11/11/2023: Considerazioni primo incontro
2. 16/12/2023: Considerazioni secondo incontro
3. 20/01/2024: Considerazioni terzo incontro
4. 17/02/2024: Considerazioni quarto incontro
5. 16/03/2024: Considerazioni quinto incontro
6. 20/04/2024: Considerazioni sesto incontro

Germogli
1. Stefano Montanari, Cose in sé e verità viventi
2. Giovanni Fanfoni, Finestre – Per un’esplorazione della Tavola 1:  Del grande shock
3. Carlo Sini, Risposta a Stefano Montanari (Cose in sé e verità viventi)
4. Carlo Sini, Risposta a Giovanni Fanfoni (Finestre – Per un’esplorazione della Tavola 1: del grande Shock)
5. Andrea Fagiolari, La Viandante
6. Massimo Mandelli, Attenti al Lupo
7. Monica Romano, Fra l’Innominato manzoniano e la ginestra leopardiana
8. Carlo Sini, Risposta a Massimo Mandelli (Attenti al lupo)
9. Carlo Sini, Risposta a Monica Romano (Fra l’Innominato manzoniano e la ginestra leopardiana)
10. Andrea Bazec, Il monaco e la tenda
11. Gabriele Romani, Il sole è bloccato all’orizzonte
12. Josef Taiana, Parola ed esperienza
13. Gianfranco Gavianu, Peripezie ed eclissi del testimone-soggetto
14. Carlo Sini, Risposta a Josef Taiana (Parola ed esperienza)
15. Carlo Sini, Risposta a Gianfranco Gavianu (Peripezie ed eclissi del testimone-soggetto) 
16. Carlo Sini, Risposta ad Andrea Bazec (Il monaco e la tenda)
17. Carlo Sini, Risposta a Gabriele Romani (Il sole è bloccato all’orizzonte)
18. Egidio Meazza, Fuori onda
19. Carlo Sini, Risposta ad Egidio Meazza (Fuori onda)
20. Marco Dubini, Aria fritta
21. Carlo Sini, Risposta a Marco Dubini (Aria fritta)
22. Massimo Mandelli, Rapsodia
23. Carlo Sini, Risposta a Massimo Mandelli (Rapsodia)

Linguaggi in transito: Antropologia culturale

CULTURE UMANE: CRISI DEI LUOGHI E TENSIONE TRA STARE E SCONFINARE
a cura di Francesco Remotti

Inizio corso: 13/01/2024, ore 15.00-18.30

È tutt’altro che sbagliato sottolineare il nesso tra abitare, abiti, abitudini, tra colere e cultura, ma sarebbe eccessivo ritenere che «nell’abitare risiede l’essere dell’uomo» (Martin Heidegger). A Raymond Firth gli isolani di Tikopia (Polinesia occidentale) obiettavano con forza «l’uomo non è mica un sasso!» ed è caratteristico degli Aborigeni australiani pensare che gli antenati dell’umanità fossero di due tipi: coloro che amavano stare, insediarsi, abitare e coloro che invece preferivano andare, vagabondare. Umani sono gli uni e gli altri. Questa tensione tra stare e sconfinare verrà presa in esame per quanto riguarda i modi dell’abitare (foreste, deserti, villaggi, città), i luoghi del potere (le capitali mobili dei regni africani), i viaggi verso l’alterità (l’anello kula del Pacifico sud-occidentale), la ricerca prolungata e indefinita della «terra senza male».

Audio
1. 13/01/2024: parte prima, parte seconda, parte terza
2. 27/01/2024: parte prima, parte seconda
3. 10/02/2024: parte prima, parte seconda
4.24/02/2024: parte prima, parte seconda
5. 09/03/2024: parte prima, parte seconda
6. 23/03/2024 – Sessione integrativa: parte prima, parte seconda

Materiali
1. 13/01/2024: slides primo incontro
2. 27/01/2024: slides secondo incontro
3. 10/02/2024: silides terzo incontro
4. 24/02/2024: slides quarto incontro
5. 09/03/2024: slides quinto incontro
6. 23/03/2024 – Sessione integrativa: slides sesto incontro

Germogli
1. Maria Grandori, Una via del canto fra stare e sconfinare
2. Marco Dubini, Marcia indietro
3. Monica Romano, Una foresta artificiale
4. Mario Alfieri, Domande sul primo incontro
5. Egidio Meazza, Dopo la lezione del 24 febbraio
6. Maria Grandori, Tecnologia, dèi e diluvi
7. Roberto Ago, Sul “Re straniero”
8. Mario Alfieri, Retromarce: richiesta di un approfondimento

Letture del mercoledì

ABITARE LA TERRA, NON SULLA TERRA
a cura di Manuela Monti e Carlo Alberto Redi

15 e 22 novembre 2023, ore 18.00-20.00

Decadi e decadi di crescita della popolazione e di consumo esponenziale delle risorse hanno grandemente danneggiato la biosfera. Il pianeta è soffocato dalla plastica, gli allevamenti intensivi inquinano, le foreste scompaiono, i ghiacciai si sciolgono, gli oceani e le barriere coralline muoiono. L’attuale catastrofe ambientale costituisce la più grande minaccia alla sopravvivenza della nostra specie poiché causa emergenze sanitarie, pandemie, insicurezza alimentare, disuguaglianze sociali e crisi energetiche di dimensioni planetarie. L’obiettivo della Lettura, dedicata al volume di Manuela Monti e Carlo Alberto Redi dal titolo S.O.S Pianeta (Carocci, in corso di stampa), è offrire qualche strumento per tramutare queste problematiche in occasione di coscienza e tornare a desiderare, immaginare, un cambiamento salvifico che leghi le scelte personali a un destino universale, la sorte del singolo a quella di tutti e l’interesse immediato a una prospettiva futura.

Audio
15/11/2023 prima lettura: parte prima, parte seconda
22/11/2023: seconda lettura

Presentazioni
1. 15/11/2023: Presentazioni prima lettura

Materiali prima lettura
1. Impacts of micro and nanoplastic on human health_2021
2. Plastic and Health – The hidden costs of a plastic planet – February 2019
3. Turner e Monet – PNAS 2023
4. Vulcanic eruptions and paintings – 2007

Germogli
1. Mario Alfieri, Domande sulle letture prima e seconda
2. Manuela Monti e Carlo Alberto Redi, Risposte a Mario Alfieri (Domande sulle letture prima e seconda)

IL CONFINE TRA NATURA E CULTURA.
LÉVI-STRAUSS E LE STRUTTURE ELEMENTARI DELLA PARENTELA
a cura di Enrico Redaelli

13 dicembre 2023, ore 18.00-20.00

Perché il capolavoro di Claude Lévi-Strauss, Le strutture elementari della parentela, ha destato e continua a destare ancora oggi dibattiti e infinite discussioni? Si tratta dell’opera che ha reso Lévi-Strauss uno dei più grandi antropologi contemporanei, che ha dato il via allo strutturalismo culturale, che ha lanciato la nozione di Simbolico, che ha suscitato le critiche di autrici e autori del movimento femminista, che ha innescato una rivoluzione nell’ambito dell’antropologia e non solo. È il testo in cui il confine tra natura e cultura è esibito come un paradosso, come un continuo, strutturale, sconfinamento. Ed è proprio questo paradossale confine – mostra l’autore – a istituire la legge simbolica, ovvero le regole della convivenza civile e dell’abitare (una casa, un villaggio, una comunità). Dunque, qualcosa di paradossale abita da sempre ogni abito, ogni abitante, ogni abitazione.

Audio
13/12/2023: parte prima, parte seconda

CRONOTOPI NELLA NARRATIVA DI ITALO CALVINO
a cura di Gianfranco Gavianu

31 gennaio e 7 febbraio 2024, ore 18.00-20.00

Calvino è un autore che ha dimostrato sempre un’acutissima attenzione e una limpida consapevolezza verso le forme della costruzione narrativa non solo sul piano strettamente letterario ma anche sul piano scientifico-filosofico, assumendo una postura transdisciplinare profondamente in risonanza con le istanze teoretiche che sottendono Mechrí. Spazio e tempo da sempre costituiscono per l’uomo due categorie intrascendibili sia nella rappresentazione quotidiana della «realtà» sia nella costruzione narrativa. Un tratto specifico della ricerca scientifica così come della riflessione teoretica novecentesca è il postulato della intima interconnessione tra tali categorie fondative dell’esperire. La domanda a cui in queste letture si cercherà di dare un’ipotesi provvisoria di risposta si incentra sulle modalità con cui la categoria spazio-tempo ha strutturato l’arco della narrativa di Calvino, sia nella rappresentazione del reale sia nella generazione del racconto. Pur tenendo conto della multiforme varietà della produzione saggistica e narrativa calviniana, l’epicentro delle letture sarà costituito dai romanzi che, a partire dagli esordi, rappresentano le svolte più significative dell’autore ligure: Il sentiero dei nidi di ragno (1947), Le Cosmicomiche (1965), Il barone rampante (1952), Le città invisibili (1972), Il castello dei destini incrociati (1973), Se una notte d’inverno un viaggiatore (1979), Palomar (1983). La lettura verrà condotta attraverso l’analisi di alcuni passi esemplari delle opere citate.

Audio
31/01/2024: prima lettura
07/02/2024: seconda lettura

Materiali
31/01/2024: Testi prima lettura
07/02/2024:
Testi seconda lettura
Tarocchi
Quadri

Germogli
1. Egidio Meazza, Spazio – Note sulla prima lettura dei cronotopi di Calvino
2. Gianfranco Gavianu, Risposta a Egidio Meazza (Spazio – Note sulla prima lettura dei cronotopi di Calvino)

ANTON MARTY: SULLO SPAZIO
a cura di Gianluca Capuano

14 e 21 febbraio 2024, ore 18.00-20.00

Anton Marty (1847-1914), filosofo svizzero, allievo di Franz Brentano, insegnò dal 1880 alla morte presso l’Università tedesca di Praga. Marty, al contrario di Husserl – anch’egli allievo di Brentano – rimane fedele alla psicologia descrittiva del maestro elaborando, a partire da essa, una originale teoria del linguaggio. Nella sua ultima opera Raum und Zeit, pubblicata postuma (1916), Marty percorre i momenti salienti della tradizione filosofica moderna sul tema dello spazio (Leibniz, Berkeley, Kant) e formula una teoria della «non realtà» di spazio e tempo che testimonia la intatta attualità – a 130 anni dalla prima Critica kantiana – di un tema classico della filosofia.

Audio
14/02/2024 prima lettura: parte prima, parte seconda
22/02/2024 seconda lettura: parte prima, parte seconda

CASA. MONDO.
IDEE DELL’ABITARE IN HEIDEGGER E BOURDIEU
a cura di Gabriele Pasqui

6 e 13 marzo 2024, ore 18.00-20.00

Cosa significa abitare? La lettura, articolata in due sessioni, interroga l’abitare a partire da due testi. Il primo, molto noto, è una conferenza tenuta nel 1951 da Martin Heidegger dal titolo Costruire, abitare, pensare. Il secondo è uno studio etnografico realizzato da Pierre Bourdieu tra il 1963 e il 1964 nell’ambito dei suoi studi di etnografia cabila. I due testi propongono atteggiamenti diversi nei confronti dell’abitare e del suo rapporto con le pratiche di vita e di pensiero, permettendo una riflessione sul senso dell’abitare nella condizione contemporanea.
Riferimenti bibliografici: M. Heidegger, Costruire, abitare, pensare, trad. it. in Saggi e discorsi, Mursia; P. Bordieu, La casa o il mondo rovesciato, da Tre studi di etnologia cabila, trad. it. in Per una teoria della pratica. Con tre studi di etnologia cabila, Cortina.

Audio
06/03/2024: prima lettura
13/03/2024: seconda lettura

Materiali
Bourdieu – La casa o il mondo rovesciato
Heidegger – Costruire, abitare, pensare

LUOGHI E CONFINI DELLA LIBERTÀ DI RELIGIONE NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
a cura di Riccardo Conte

3 e 10 aprile 2024, ore 18.00-20.00

La dimensione religiosa rappresenta uno degli aspetti più rilevanti della vita delle persone nel mondo, del loro modo di abitarlo. L’art. 9 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (che è legge della Repubblica italiana), disposto, nel 1° comma, che «Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione» e precisato in che cosa si estrinsechi tale libertà, indica, nel 2° comma, quali limiti tale libertà incontra. Mediante il richiamo diretto a documenti e sentenze, il coordinatore degli incontri si propone di offrire un panorama di quali questioni, relative alle violazioni di questa libertà da parte degli Stati aderenti alla Convenzione, sono state portate all’esame della Corte europea dei diritti dell’uomo e quali principi essa abbia affermato.

Audio
03/04/2024: prima lettura
10/04/2024: seconda lettura

Materiali
03/04/2024: slides prima lettura
10/04/2024: slides seconda lettura

HABITUS: IL CARATTERE DELL’UMANO
a cura di Eleonora Buono

17 e 24 aprile 2024, ore 18.00-20.00

È una cosa comune per ognuno di noi pensare che, per comprendere al meglio chi sia la persona che ci troviamo di fronte, occorra capire quale sia il suo carattere. Il concetto di carattere è dunque dotato di un’importanza antropologica non irrilevante per noi abitanti degli spazi pubblici e privati, in quanto viene sovente utilizzato come una griglia interpretativa per giudicare gli esseri umani, gli altri così come noi stessi. Eppure, nonostante vi facciamo ricorso tanto spesso, non risulta affatto chiaro che cosa sia il carattere di un individuo. Si tratta di una determinazione innata, di un’influenza raccolta nell’interazione con gli altri, di una tendenza comportamentale, o altro ancora? È l’individuo, con il suo personale carattere, ad abitare lo spazio pubblico, o è al contrario quest’ultimo a sconfinare nel soggetto? Il percorso prenderà le mosse dall’Inghilterra vittoriana, un’epoca storica in cui l’idea di carattere era una vera e propria ossessione. Attraverso la lettura di alcuni passaggi cruciali di David Copperfield, Jane Eyre e altri romanzi dell’epoca, si cercherà di comprendere la portata antropologica di questo concetto, e quali siano le sue conseguenze sull’immagine dell’individuo che ancora ci accompagna.

Audio
17/04/2024: prima lettura
24/04/2024: seconda lettura

Materiali
17/04/2024: Materiali prima lettura
24/04/2024: Materiali seconda lettura

Laboratorio Mechané

a cura di Carlo Sini e Florinda Cambria

Mechané risponde a un’esigenza di sperimentazione nell’ambito dell’arte formativa. Nutrita dai percorsi tracciati nei seminari e nei cicli tematici, nonché dai numerosi esercizi di lavoro collettivo svolti a Mechrí nel corso degli anni, tale esigenza è giunta a maturità nella consapevolezza del carattere sempre provvisorio dei discorsi sulla formazione. Ma ha anche distillato un’idea centrale: che la dimensione pratica dell’arte formativa è sempre legata ai resti, alle cose, agli oggetti inerti, ai corpi inanimati, che sono i supporti materiali di quel transito ritmico e metamorfico a cui diamo il nome di «formazione». A questo genere di supporti è consacrato Mechané, un laboratorio che propone percorsi di progettazione, costruzione e messa in opera di strumenti formativi: macchine, ovvero espedienti, che favoriscano l’esperienza straniante – cruciale in ogni processo formativo – per la quale l’inerte si risveglia e la memoria prende corpo, trasformando via via i suoi attori animati e inanimati.

Materiali
1. Laboratorio Mechané, Titeres: strumenti di memoria
2. Laboratorio Mechané, Titeres: ricordi in immagine

Germogli
1. Mario Alfieri, Burattini e burattinai – Iconografia di un doppio canovaccio

Crocevia dei linguaggi

Filosofia e antropologia culturale
05 maggio 2024, ore 15,00-18,30

Alcuni temi emersi in «Linguaggi in transito: Antropologia culturale» e nel «Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico» richiamati per una riflessione a prospettive incrociate attraverso gli interventi dei soci di Mechrí.

Audio
05/05/2024: parte prima, parte seconda

Incontri

Umanesimo e matematica – Intrecci intorno a Carlo Sini (con Fernando Zalamea)
19 giugno 2024, ore 15,30-18,30

Professore di Matematica alla Universidad Nacional de Colombia (Bogotà), creatore della Filosofia Sintetica della Matematica, annoverato nel 2016 tra le «100 Global Minds – I pensatori interdisciplinari più audaci del mondo», coordinatore del Centro di Studi Grothendieckiani (CSG), amico e collaboratore di Mechrí dal 2017, Fernando Zalamea presenta gli sviluppi di un suo personale percorso di ricerca intorno alla filosofia di Carlo Sini.

Audio
19/06/2024: parte prima, parte seconda

Materiali
19/06/2024: sildes a supporto dell’incontro