Il punto
a cura di Florinda Cambria
L’agire politico e i suoi saperi
Giornata di studi a cura del Comitato scientifico
Per una formazione transdisciplinare (fino a qui)
Giornata di studi a cura del Comitato scientifico
Seminario di filosofia
a cura di Carlo Sini
Seminario delle arti dinamiche
a cura di Florinda Cambria
Linguaggi in transito: Musica
a cura di Franco Pavan
Linguaggi in transito: Psicologia
a cura di Enrico Bassani
Incontri
a cura del Comitato scientifico
Colloqui
a cura del Comitato scientifico
Lemmario bio-filosofico
a cura del Comitato scientifico
Schegge
a cura del Comitato scientifico
La formazione in rete
a cura del Comitato scientifico
Attrezzeria
Programma completo 2019/2020
Ascolta l’audio della presentazione dei corsi (28/09/2019)
Il punto
Inaugurando il suo quinto anno di attività, Mechrí rinnova la sua proposta culturale all’insegna di quella che, in esordio, appariva ai suoi stessi promotori una sfida impervia e dagli esiti incerti: l’idea cioè di organizzare percorsi di studio, approfondimento, divulgazione e ricerca che intrecciassero le arti e le scienze naturali, le tecniche analitico-quantitative con le più antiche tradizioni sapienziali, le scienze sociali e la poesia, entro un orizzonte formativo articolato e tuttavia coerente. Non occorre sottolineare quanto tale proposta contrasti con la tendenza alla frammentarietà che caratterizza non solo le attuali formazioni professionali, ma anche gli ambiti della loro applicazione, le espressioni del lavoro culturale, i modi di produzione, le pratiche conoscitive che ognuno di noi frequenta quotidianamente. La partecipazione assidua alle attività dell’Associazione, che abbiamo fino a qui riscontrato tra Soci e sostenitori, ci ha tuttavia confermati nell’ipotesi che una possibile ricomposizione del corpo dei saperi non sia un’aleatoria suggestione da visionari marginali e solitari, ma una esigenza condivisa da molti, operatori del lavoro culturale e non. L’esercizio di una formazione transdisciplinare permanente può infatti contribuire alla costruzione di prospettive comprendenti di ampio respiro, aprendo strade d’azione e di pensiero alternative all’inedia dei particolarismi e all’inefficacia della omologazione culturale che oggi sembra tentare istituzioni e agenzie educative di ogni genere e grado. Che poi una partecipata politeia delle idee sia la condizione per un’armoniosa convivenza sociale e politica, dove le differenze contribuiscano a quel sapere comune che è anzitutto un saper vivere insieme: questa, si sa, è la più ardita scommessa e la più profonda radice di quel sapere eminentemente extradisciplinare che, nella tradizione occidentale, si chiama «filosofia».
Anche in questo senso Mechrí è un «Laboratorio di filosofia e cultura»: un laboratorio che è chiamato anzitutto a sperimentare se stesso, a monitorare la capacità cooperativa dei suoi collaboratori e temprare l’efficacia dei suoi strumenti di indagine. Il nuovo anno sociale si apre perciò con una giornata di studio che vuole anzitutto fare il punto sullo stato delle ricerche e sulla strumentazione concettuale di cui Mechrí si è dotata fino a qui, confrontandosi con i Soci e con il Comitato scientifico sulle prospettive aperte e sui percorsi non ancora battuti dal nostro Laboratorio: Per una formazione transdisciplinare (fino a qui) – come dichiara il titolo della giornata che inaugura le attività del 2019-2020.
L’addestramento all’interazione transdisciplinare somiglia molto a quello cui sono chiamati i musicisti, che pazientemente si esercitano per far vibrare insieme i loro strumenti, per armonizzarne i timbri e le tonalità, per orchestrarne le differenze in un intero risuonante e vivo. Proprio la musica, nella varietà di significati che tale parola può assumere e ha assunto nelle culture di ogni tempo, sarà al centro dei cicli di incontri che scandiranno l’anno sociale. Ma la musica non è un fenomeno eminentemente sonoro (c’è infatti una musica che promana nel più totale silenzio). Essa ha a che fare con quel movimento quasi impercettibile che – come un soffio di vento – fa vibrare la materia animando ciò che è inerte. «L’anima e la musica» (o, forse, «L’anima è la musica»?): questo è il tema su cui si concentreranno le attività di Mechrí di cui presentiamo qui il programma.
Ai due Seminari permanenti (quello di Filosofia e quello delle Arti dinamiche), si affiancheranno due cicli di «Linguaggi in transito», uno dedicato alla Musica nella sua tradizione mediterranea ed Europea; l’altro alla Psicologia, «scienza dell’anima» che si racconta. I coordinatori di tutti i cicli formativi lavoreranno in équipe, costruendo reticolati tematici per consentire ai Soci di partecipare alle sessioni nel modo più attivo possibile. A favorire tale partecipazione condivisa contribuisce anche il sito on line di Mechrí (www.mechri.it) che, in una veste interamente rinnovata, accoglie sia materiali d’archivio (nell’omonima sezione ad accesso libero) sia materiali afferenti alle attività in corso (nell’omonima sezione con accesso tramite password riservata ai Soci).
Fra le attività ordinarie di Mechrí quest’anno compaiono, oltre agli «Incontri» con figure eminenti della cultura, delle scienze e delle arti, anche i cicli di «Colloqui»: sessioni dialogiche nelle quali verranno condivisi i percorsi di ricerca e approfondimento che da mesi impegnano alcuni Soci assidui e alcuni membri del Comitato scientifico in una rielaborazione collettiva e in una interrogazione reciproca.
A consolidare la dimensione di scambio e condivisione che Mechrí intende perseguire, anche con chi non possa frequentare regolarmente le sessioni di lavoro in sede, segnaliamo alcune iniziative per noi particolarmente preziose. Anzitutto la collaborazione pluriennale con Jaca Book, che ospita il progetto editoriale «Percorsi Mechrí», giunto alla sua terza pubblicazione con il volume collettaneo Dal ritmo alla legge. Esso sarà presentato il prossimo 17 novembre, quando Mechrí aprirà la sua sede al pubblico con una tavola rotonda promossa da BookCity Milano. Grazie all’alleanza culturale con Jaca Book e con la sua libreria Città Possibile, i Soci di Mechrí divengono inoltre membri del «Circolo Autori Lettori», che offre vantaggi sull’acquisto di volumi dall’intero catalogo della casa editrice.
Ulteriori momenti di condivisione e apertura alla cittadinanza scandiranno l’anno mechritico; in particolare un concerto dell’Ensemble Laboratorio ’600 (con il M° Franco Pavan alla tiorba e la voce di Pino De Vittorio) e la presentazione di un nuovo spettacolo teatrale prodotto dall’Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards (con Agnieska Kazimierska). Entrambi gli appuntamenti sono organizzati da Mechrí in collaborazione con Fabbrica dell’Esperienza, un altro dei luoghi con cui la nostra Associazione ha stretto da anni un’amicizia che è anche una cordata di pensieri in azione.
Il cammino di Mechrí / Laboratorio di filosofia e cultura procede così con passo paziente e tenace lungo la strada battuta dai suoi stessi passi: la pazienza è quella di chi si allena alle scalate, la tenacia è quella di chi scommette sempre sullo stesso colore, giocando simultaneamente su tavoli diversi.
Florinda Cambria
(Presidente di Mechrí)
Giornata di studio
L’AGIRE POLITICO E I SUOI SAPERI
Domenica 09/10/2019
a cura del Comitato scientifico di Mechrí
Materiali:
1.Programma della giornata
2. Conte, Diritti inviolabili e doveri di solidarietà. Segmenti di un percorso
Audio:
1. Sini, Conte, Pasqui, Piazza, Cambria
2. Cambria, Attisani, Redaelli e tavola rotonda
Giornata di studio
PER UNA FORMAZIONE TRANSDISCIPLINARE
(FINO A QUI)
Domenica 13/10/2019
a cura del Comitato scientifico di Mechrí
Mechrí inaugura le attività del 2019-2020 festeggiando con una intera giornata di studio il suo quinto anniversario. Il Comitato scientifico, insieme ad alcuni Soci che da anni partecipano ai lavori dell’Associazione, invita i vecchi e i nuovi iscritti a un confronto introduttivo sul tema della formazione transdisciplinare, che è la vocazione, il tratto caratteristico, il nodo sensibile della proposta culturale di Mechrí fin dal suo nascere.
La parola transdisciplinarità non si riferisce semplicemente all’accostamento di diversi saperi disciplinari, che permettano di trattare un medesimo tema – come si dice – in modo «interdisciplinare», cioè da punti di vista differenti. In un’ottica transdisciplinare sono quegli stessi punti di vista (ovvero le diverse discipline costituite e istituzionalizzate, ciascuna entro la propria tradizione conoscitiva) a essere anzitutto indagati nelle loro posture particolari, nella parzialità che costituisce ad un tempo il loro limite e la loro forza. Transdisciplinare è dunque quell’approccio al sapere che predispone le singole discipline a un reciproco attraversamento, a una reciproca messa in questione che consenta a ciascuna di rendere esplicite le proprie precondizioni operative inavvertite: ogni sapere ne ha, ma per lo più si limita ad usarle. La pratica della transdisciplinarità è anzitutto un esercizio di consapevolezza di quelle precondizioni, un modo per scuotere i confini e aprire varchi tra le discipline, avvistando l’orizzonte di un «sapere comune» che tutte le convoca nell’urgenza di quel «fare insieme» che è la vita di ogni conoscenza.
Relazioni di: Eleonora Buono, Florinda Cambria, Lorenzo Karagiannakos, Andrea Parravicini, Gabriele Pasqui, Carlo Sini.
Materiali:
1. Florinda Cambria, Per inaugurare il quint’anno
2. Carlo Sini, Ai Soci
3. Lorenzo Kararagiannakos, Transdisciplinarità. Fino a qui.
4. Andrea Parravicini, Riflessioni su interdisciplinarità e transdisciplinarità
Audio degli interventi di:
1. Lorenzo Karagiannakos
2. Eleonora Buono
3. Andrea Parravicini
4. Carlo Sini
5. Florinda Cambria
Germogli:
1. Antonio Vannini, Per una disciplina più rigorosa, ovvero del tradimento e della fede
2. Carlo Sini, Risposta a Vannini
3. Eleonora Buono, In risposta al testo di Vannini
4. Antonio Vannini, Riscontro a Eleonora Buono e Carlo Sini
5. Mario Alfieri, Note e proposte transdisciplinari
6. Carlo Sini, Risposta ad Alfieri
Seminario di filosofia
I CONFINI DELL’ANIMA: MUSICA E COSMOLOGIA
a cura di Carlo Sini
Inizio corso: 26/10/2019
Due sentenze, di Eraclito e di Aristotele, aprono il cammino del Seminario: che i confini dell’anima sono infiniti, dice la prima; perché l’anima è in certo modo tutte le cose, suggerisce la seconda. Sulla scorta di questi due fuochi lontani, il percorso evoca una successione di stazioni luminose, richiamate dalla notte della memoria e dell’oblio. In questo percorso le nozioni di anima, universo, cosmo, musica e parola giocano una danza inaspettata quanto imprescindibile per la nostra attuale comprensione di uomini antichi e di moderni quali siamo.
Si comincia dalla apocalittica scena finale della Repubblica di Platone, dove il destino delle anime è scandito dal canto delle Parche, per retrocedere al grande cosmo pitagorico, cifra sempre attuale dell’Occidente e soglia dell’Oriente. Qui si dispiega la misteriosa cosmologia, e psicologia, indiana, nostra nascosta origine e destino. Quindi Giovanni Scoto Eriugena, Cusano, Bruno, Spinoza, per raccontare l’altra storia dell’Occidente, con le sue radici lontane (lo Pseudo-Dionigi Areopagita) ma tenaci e costanti. Una storia avversata e condannata nei secoli dei secoli (Davide di Dinant), ma sempre rinata, restaurata e rivissuta; per terminare infine con Schopenhauer e Nietzsche, i maledetti della musica e della (divina) materia.
MATERIALI
Cartigli:
1. 26/10/2019
2. 16/11/2019
3. 14/12/2019
4. 18/01/2020
5. 08/02/2020
14/03/2020: sessione annullata
04/04/2020: sessione annullata
6. 09/05/2020: 1, 2, 3, 4, 5
7. 30/05/2020: 1, 2, 3, 4 ,5 , 6
8. 13/06/2020: 1,2,3,4,5,6,7
Considerazioni:
1. 26/10/2019
2. 16/11/2019
3. 14/12/2019
4. 18/01/2020
5. 08/02/2020
5.1 Carlo Sini, In margine
5.2 Carlo Sini, In margine (due)
5.3 Carlo Sini, In margine (tre)
5.4 Carlo Sini, In margine (quattro)
5.5 Carlo Sini, In margine (cinque)
14/03/2020: sessione annullata
04/04/2020: sessione annullata
6. 09/05/2020
7. 30/05/2020
8. 13/06/2020
Audio:
1. 26/10/2019: prima parte, seconda parte.
2. 16/11/2019: prima parte, seconda parte.
3. 14/12/2019: prima parte, seconda parte.
4. 18/01/2020: prima parte, seconda parte.
5. 08/02/2020: prima parte, seconda parte.
14/03/2020: sessione annullata
04/04/2020: sessione annullata
6. 09/05/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
7. 30/05/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
8. 13/06/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
Germogli:
1. Francesco Albanese, Qualcosa da dimenticare
2. Carlo Sini, Risposta ad Albanese (Qualcosa da dimenticare)
3. Gianfranco Gavianu, Sentieri eraclitei nella riflessione filosofica e nell’immaginazione poetica occidentale
4. Carlo Sini, Risposta a Gavianu (Sentieri eraclitei nella riflessione filosofica e nell’immaginazione poetica occidentale)
5. Egidio Meazza, L’autocoscienza. Il mondo la parola
6. Carlo Sini, Risposta a Meazza (L’autocoscienza. Il mondo, la parola)
7. Anna Porro Schiaffinati, Commento ad Albanese (Qualcosa da dimenticare)
8. Carlo Sini, Risposta a Porro Schiaffinati (Commento ad Albanese)
9. Mario Alfieri, Una vibrante oscillazione
10. Egidio Meazza, Il filo di Arianna, Brevi considerazioni sollecitate dal germoglio di Anna Porro
11. Carlo Sini, Risposta a Mario Alfieri (Una vibrante oscillazione)
12. Carlo Sini, Risposta a Egidio Meazza (Il filo di Arianna)
13. Carlo Milazzo, Questo
14. Carlo Sini, Risposta a Carlo Milazzo (Questo)
15. Gianfranco Gavianu, L’a-stanza/in-stanza del suono nel gioco dei significati (qualche spunto ermeneutico tratto da Il significato della musica di Marius Schneider)
16. Carlo Sini, Risposta a Gianfranco Gavianu (L’a-stanza/in-stanza del suono…)
17. Egidio Meazza, Cosmoantropogonia (vuoto, tenebra, acqua)
18. Carlo Sini, Risposta a Egidio Meazza (Cosmoantropogonia)
19. Mario Alfieri, Oltre il suono e il silenzio
20. Carlo Sini, Risposta a Alfieri (Oltre il suono e il silenzio)
21. Florinda Cambria, Riscontro ad Alfieri (Oltre il suono e il silenzio)
22. Egidio Meazza, Minima. Scoto Eriugena e Averroè
23. Gabriele Pasqui, Giovanni Scoto Eriugena e noi
24. Carlo Sini, Risposta a Meazza (Minima. Scoto Eriugena e Averroè)
25. Carlo Sini, Risposta a Pasqui (Giovanni Scoto Eriugena e noi)
26. Gianfranco Gavianu, Una ghirlanda da Scoto Eriugena
27. Carlo Sini, Risposta a Gavianu (Una ghirlanda da Scoto Eriugena)
28. Egidio Meazza, Brevi riflessioni su In margine 4 e 5 (in Considerazioni)
29. Carlo Sini, Risposta a Meazza (Brevi riflessioni su In margine 4 e 5)
30. Michele Viglione, Una riflessione sul pensiero – Il senso è il ricordo del senso
31. Carlo Sini, Risposta a Viglione (Una riflessione sul pensiero – Il senso è il ricordo del senso)
Seminario delle arti dinamiche
CORPI MUSICI: LA CONOSCENZA CHE DANZA
a cura di Florinda Cambria
Inizio corso: 23/11/2019
Al fondo dell’azione artistica opera un potere, una forza compositiva che è in grado di tenere assieme piani dell’esperienza incommensurabili: il fluire della vita unica e indivisa, e lo scandirsi e interrompersi di quel flusso nella profilatura delle sue forme transeunti. Tale forza è la dynamis di ciò che a Mechrí chiamiamo «arti dinamiche»: azioni poietiche caratterizzate da una peculiare efficacia. Tale efficacia – questa la proposta da cui muoverà il Seminario – ha natura eminentemente musicale e ritmica. Il primo passo sarà dunque una ricognizione delle occasioni che, già nelle passate edizioni del Seminario, hanno suggerito e motivato la formulazione di tale proposta. Successivamente ci si interrogherà sui modi e sui luoghi in cui quella potenza musicale si manifesta, varcando le soglie della temporalità (la musica – si è soliti pensare – è un’arte temporale) per dilatarsi e mostrarsi in una dimensione che è eminentemente spaziale e materiale: corporea. In che senso e in che modo le arti dinamiche prendono corpo? Ma non sono forse già sempre «corpi» quelli che delle arti dinamiche, del loro poietico attuarsi, sono il supporto e la condizione di possibilità? E come si muove, come si anima un corpo, quando diviene un corpo musico, ingaggiato nella danza poliritmica del mondo che risuona fin nell’ultimo dei suoi arti, fin nel più oscuro dei suoi organi?
Figure guida in questa indagine saranno Antonin Artaud e René Daumal: due pensatori che fecero della loro stessa esistenza materia duttile alla costruzione di corpi musici, i loro e quelli venturi. «Quando recito una poesia – scrisse Artaud – non è per essere applaudito, ma per sentire corpi di uomini e di donne, dico corpi, tremare e volgersi all’unisono con il mio, volgersi […] all’anima, cioè alla materializzazione reale e corporea di un essere integrale di poesia». E Daumal (che ci accompagnerà in un percorso nella sapienza musicale indù): «Tutti i popoli primitivi hanno saputo mettere in opera la potenza irresistibile di certi abbinamenti di ritmi, di certe dissonanze. Talvolta, mediante dei semplici procedimenti, […] aumentano ulteriormente questo potere di oltrepassare e di dominare la cinestesia umana. La musica diviene così uno dei loro principali strumenti di stregoneria, di magia, o di comunione sociale».
Ogni sessione del Seminario prevederà un momento conclusivo di lettura e riflessione collettiva intorno ai materiali che verranno via via presentati.
Materiali:
1. 23/11/2019 – Note dalla prima sessione
2. 21/12/2019 – Note dalla seconda sessione
2.1. C. Rugafiori, Prefazione a Le Grand Jeu, Adelphi, 2005
2.2. R. Daumal, La patafisica e la rivelazione del riso
2.3. R. Gilbert-Lecomte, L’orribile rivelazione… la sola
3. 11/01/2020 – Nota bibliografica dopo la terza sessione
3.1 R. Daumal, Le ultime parole del poeta
3.2 R. Daumal, Poesia nera e poesia bianca
3.3 R. Daumal, Per avvicinare l’arte poetica indù
4. 15/02/2020 – Note dalla terza e dalla quarta sessione
21/03/2020: sessione annullata
18/04/2020: sessione annullata
16/05/2020: sessione annullata
5. 23/05/2020 – Nota bibliografica dopo la quinta sessione
5.1 Paolo Uccello, Caccia notturna
5.2 Paolo Uccello, Battaglia di San Romano
5.3 Mater Alchimia
6. 06-06-2020
6.1 Croce a sei braccia
6.2 Croce a sei braccia (monogramma)
6.3 Teponaztli (codice)
6.4 Teponaztli (H)
6.5 Teponaztli
6.6 Teponaztli – Museo National de Antropologia
6.7 Xochipilli – Macuitxochitl
6.8 Xochipilli (volto)
6.9 Xipe – Totec, Nostro Signore lo scorticato
6.10 Xipe – Totec in piedi
6.11 Xipe – Totec rivestito con la pelle di una vittima sacrificale (fronte)
6.12 Xipe – Totec rivestito con la pelle di una vittima sacrificale (lato)
7. 20-06-2020 – Note dalla quinta, sesta, settima sessione
7.1 M. Gallucci, Protasi. Ricognizione di un viaggio attraverso le lettere, in A. Artaud, Messaggi rivoluzionari
7.2 M. Gallucci, Apodosi. Che cosa sono venuto a fare in Messico, in A. Artaud, Messaggi rivoluzionari
Audio:
1. 23/11/2019: prima parte, seconda parte
2. 21/12/2019: prima parte, seconda parte
3. 11/01/2020: prima parte, seconda parte, terza parte
4. 15/02/2020: prima parte, seconda parte
21/03/2020: sessione annullata
18/04/2020: sessione annullata
16/05/2020: sessione annullata
5. 23/05/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
6. 06/06/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
7. 20/06/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
Germogli:
1. Egidio Meazza, Lo spazio curvo
2. Egidio Meazza, Zero, Paragone per negazione
3. Antonio Vannini, Il lavoro su di sé in un libro sulla meditazione
4. Egidio Meazza, Note sulle Note dalla terza e quarta sessione
5. Carlo Milazzo, Dilaniati da forze opposte
6. Egidio Meazza, Sulla parola
7. Egidio Meazza, Estratto dal Vākyapadīya di Bhartṛhari
8. Egidio Meazza, Parola-germe e germinazione
Linguaggi in transito: Musica
«NOLI ALTUM SAPERE, SED TIME»:
L’ALTO E IL BASSO DI UN APPROCCIO ALLA MUSICA
a cura di Franco Pavan
Inizio corso: 19/10/2019
Nel corso del secolo XX una ristretta cerchia di studiosi e di musicisti, spinti da una ferma e feconda curiositas, cercarono di scalare gli abissi del nostro passato musicale. Lo riconobbero fecondo, e ne trassero tessere per ricomporre un’eredità culturale che si andò a configurare nella maggioranza dei casi nella qualità eccelsa di una repubblica delle lettere musicali, formando un fronte comune contro la barbarie dei nazionalismi. Nell’aspirazione, forte e sentita, di rinnovare con ritmi pacati ma serrati la restituzione dei beni musicali del passato, non pochi studiosi e musicisti si distinsero nello sfidare il precetto paolino evocato nel nostro titolo. Un ritmo contrario, convulso e centripeto, ha travolto nel corso degli ultimi quindici anni questa dialettica ormai secolare. All’affinarsi degli strumenti di ricerca in campo filologico e all’accesso sempre più semplice alle fonti, i musicisti hanno spesso risposto affidandosi alla caduta di Icaro, più che al suo sogno, in nome di una convergenza tra l’ego dell’esecutore e il transfert dell’ascoltatore con l’esecutore stesso. In questa sconfitta della curiositas e della repubblica delle lettere musicali i primi a soccombere sono i compositori e le loro opere. Nel corso dei nostri incontri cercheremo di conoscere le donne e gli uomini che hanno illuminato questo cammino, le loro pratiche, le aspirazioni e gli intendimenti, utilizzando sovente anche documenti inediti d’archivio. Porremo quindi queste acquisizioni in dialettica con la prassi attuale, sollevando domande e tracciando percorsi critici per possibili risposte.
A integrazione del ciclo di incontri, i partecipanti potranno assistere al concerto Il canto del Sud, a cura dell’Ensemble Laboratorio ’600, con Pino De Vittorio (voce) e Franco Pavan (tiorba e concertazione), che si terrà il 12 marzo 2020 presso FE | Fabbrica dell’Esperienza.
Audio:
1. 19/10/2019: prima parte, seconda parte
2. 01/12/2019: prima parte, seconda parte
3. 02/02/2020: prima parte, seconda parte
15/03/2020: sessione annullata
4. 16/05/2020, sessione registrata da remoto: prima parte, seconda parte
Materiali:
19/10/2019
16/05/2020:
1. Cripta del Duomo di Siena, graffito incompleto di una mano guidoniana accanto al nodo si Salomone.
2. Mano guidoniana da Lorenzo Penna, Li primi albori musicali […], Bologna, Monti,1679, p. 5.
3. Scimmia incatenata, in Vincenzo Capirola, Composizione di messer Vincenzo Capirola gentil homo Bresano, Ms. US–Cn, Case MS-.‐VM 140.C25 (VAULT); Scimmia incatenata, Albrecht Dürer, riproduzione di artista anonimo, Venezia, ca. 1510.
4. Cerva incatenata, in Vincenzo Capirola, Composizione di messer Vincenzo Capirola gentil homo Bresano, Ms. US–Cn, Case MS-.‐VM 140.C25 (VAULT); Cerva incatenata, Ms. it. IX 152, Biblioteca Marciana di Venezia.
5. Cartella Musicale, in Dirck Volkertszoon Coornhert, Allegoria della buona e della cattiva musica .
6. Tavoletta di cera, Londra, British Museum.
7. Ludovico Fogliano, Musica Theorica, Venezia, 1529, carta 4v.
8. Robert Fludd, Tempio della Musica, in Utriusque Cosmi, Maioris scilicet et Minoris, metaphysica, physica, atque technica Historia (1617–1626), Vol. I, p. 161.
9. Cartella in pietra, Direction des Foullies de la Région Vallonne, Fos 52/8.
10. Giordano Bruno, La cena delle Ceneri, 1584, pp. 25-27.
11. Giulio Camillo Delminio, L’Idea del Theatro, Venetia, Bindoni, 1550.
12. Theatrum Musicum, Lovanio, Phalèse, 1563.
13. De Locis Communibus Musicalibus, in Giovanni Battista Chiodino, Arte pratica latina evolgare di far Contrapunto à mente, & à penna, Venetia, Amadino, 1610, p. 49.
14. Johannes Romberch, Congestorium Artificiose Memorie, Venezia, Sessa, 1533.
15. Adriano Banchieri, Cartella Musicale nel canto figurato, Venezia, Vincenti, 1614.
16. Francesco Gasparini, L’Armonico pratico al cimbalo, Bologna, Silvani, 1722, quarta impressione, armonizzazione dei toni, p. 56.
17. Wolfgang Amadeus Mozart, Requiem, autografo.
18. Lettera del Dr. Prof. Piotr Pozniak, 30 agosto 1991.
19. Ave maria, iniziale ornata in Francesco Spinacino, Intabulatura de Lauto Libro Primo, Venezia, Petrucci, 1507, c. 3.
20. Lettera del Prof. Harry Colin Slim, 28 maggio 1992.
Germogli:
1. Marco Dubini, Dopo gli incontri del 19 e 20 Ottobre
2. Carlo Sini, Risposta a Dubini
3. Egidio Meazza, Sul suono. La terra canta
4. Franco Pavan, Risposta a Dubini (Dopo gli incontri del 19 e 20 ottobre)
5. Franco Pavan, Risposta a Meazza (Sul suono. La terra canta)
6. Carlo Sini, Note dopo il terzo incontro
7. Mario Alfieri, Una domanda di getto
8. Franco Pavan, Risposta a Alfieri (Una domanda di getto)
9. Franco Pavan, Racconto del giorno
10. Franco Pavan, Secondo racconto del giorno
11. Franco Pavan, E non c’è rimedio, e non c’è vendetta che possa soddisfare…
Colloqui
Nel quadro delle attività ordinarie di Mechrí, si inaugurano quest’anno i Colloqui: un ciclo di appuntamenti nato dalla collaborazione tra i membri del Comitato scientifico e alcuni Soci che da anni partecipano assiduamente alle ricerche in corso presso il nostro Laboratorio. Sulla base dei percorsi formativi svolti negli anni passati, i promotori dei Colloqui hanno individuato alcuni temi di particolare rilievo per i loro studi personali, intrecciando un dialogo del quale condivideranno gli sviluppi con i Soci che vorranno esserne messi a parte. I Colloqui sono insomma un nuovo esperimento di pensiero collettivo, che si misura con alcune tra le proposte concettuali e operative formulate fino a qui nei Seminari e nei cicli di incontri di Mechrí: un modo per praticare quella formazione permanente che l’Associazione promuove, giovandosi anche della mole di documenti e materiali di studio messi a disposizione dei Soci nell’Archivio. In preparazione di ciascun Colloquio i Soci riceveranno spunti introduttivi agli argomenti di discussione. Tutti potranno così prendere parte attiva ai Colloqui interagendo con i coordinatori.
PRIMA E DOPO LA LEGGE
Sabato 09/11/2019, Sabato 30/11/2019
Con Valentina Cappelletti, Riccardo Conte, Carlo Sini
L’EVOLUZIONE E IL VORTICE DELL’UMANO
Domenica 19/01/2020, Sabato 22/02/2020
Con Florinda Cambria, Andrea Parravicini, Enrico Redaelli
FARE AD ARTE:
ESSERE E DOVER ESSERE
FRA ETICA, POLITICA, ECONOMIA
Domenica 08/03/2020, Sabato 28/03/2020
Con Eleonora Buono, Florinda Cambria, Enrico Redaelli
Prima e dopo la legge
Con Valentina Cappelletti, Riccardo Conte, Carlo Sini
Sabato 09/11/2019
Materiali:
1. Cappelletti, Sini, Note di Lavoro
2. Cappelletti, Allegato 1
3. Cappelletti, Allegato 2
4. Conte, Appunti intorno al primo Colloquio (Prima e dopo la legge)
Audio:
prima parte, seconda parte
Germogli:
1. Matteo Aquino, Domande
2. Carlo Sini, Risposta a Aquino (Domande)
Sabato 30/11/2019
Materiali:
5. Conte, Appunti intorno al secondo Colloquio (Prima e dopo la legge)
Audio:
prima parte, seconda parte
L’evoluzione e il vortice dell’umano
Con Florinda Cambria, Andrea Parravicini, Enrico Redaelli
Materiali:
1. Redaelli, Materiali per il primo Colloquio
2. Cambria, Domande per il primo Colloquio
3. Parravicini, Risposta a Redaelli
4. Parravicini, Risposta a Cambria
Domenica 19/01/2020
Audio:
prima parte, seconda parte, terza parte
Germogli:
1. M. Alfieri, Note all’incontro del 19 gennaio
2. L. Orlandi, Note all’intervento di Enrico Redaelli
Sabato 22/02/2020
Audio:
prima parte, seconda parte.
Germogli:
3. Giovanni Armenio, Alcuni spunti di riflessione
Fare ad arte.
Essere e dovere essere fra etica, politica, economia
Con Eleonora Buono, Florinda Cambria, Enrico Redaelli
Materiali:
1. Eleonora Buono, In attesa del primo incontro
Gli incontri programmati nelle date 08/03/2020 e 28/03/2020
sono stati annullati
Incontri
Gli Incontri sono un’attività ordinaria di Mechrí che propone un ciclo di appuntamenti con artisti, filosofi, scienziati e figure variamente impegnate nel lavoro della conoscenza e della formazione. Ogni appuntamento prevede un momento nel quale gli ospiti invitati presenteranno le prospettive e i temi della loro attuale ricerca, e un momento di dialogo con i Soci che sarà occasione di messa a punto e confronto con i percorsi formativi in atto a Mechrí.
IL SUONO E LA MATERIA, LO SPAZIO E LA VOCE
Domenica 20/10/2019
a cura di Carlo Sini
con il Maestro Franco Pavan
(a sostituzione dell’incontro con il Maestro Gianluca Capuano)
Audio:
20/10/2019: prima parte, seconda parte.
Materiali:
Carlo Sini, Presentazione
Germogli:
1. Michele Viglione, Il pipistrello e il mondo che risuona.
2. Carlo Sini, Risposta a Viglione
3. Eleonora Buono, Se il Signore non costruisce la casa
4. Franco Pavan, Note in margine al testo di Viglione (Il pipistrello e il mondo che risuona)
Incontro con FERNANDO ZALAMEA
Domenica 15/12/2019
Matematico e filosofo, intellettuale dalla cultura esemplarmente transdisciplinare, Fernando Zalamea insegna Matematica a Bogotà, nell’Università Nazionale della Colombia. Attraverso i suoi studi sulla logica e la matematica contemporanea (con particolare riferimento ad Alexander Grothendieck, di cui è tra i massimi conoscitori), ha elaborato la proposta di una «filosofia sintetica» capace di superare gli steccati posti dagli approcci analitici, scientisti e naturalistici, nonché la distinzione di principio fra scienze dello spirito e scienze della natura. Nel 2017 ha condotto a Mechrí il ciclo di incontri Linguaggi in transito: Matematica, sul tema Tecniche e idee della matematica contemporanea per lo sviluppo attuale della filosofia. L’Incontro sarà un’occasione preziosa per rimeditare e discutere alcune delle «mappe di pensiero» con cui il professor Zalamea ha introdotto nel nostro Laboratorio le teorie più avanzate della matematica contemporanea in quanto sapere ritmico e dinamico.
Audio:
15/12/2019
Materiali:
1. Egidio Meazza, In vista dell’incontro
Incontro con MARIO BIAGINI,
AGNIESKA KAZIMIERSKA, FELICITA MARCELLI
Sabato 25 e Domenica 26/01/2020
Allievo di Jerzy Grotowski negli anni della sua ricerca più matura nell’ambito dell’Arte come Veicolo, Mario Biagini è Direttore associato del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards dove, dal 2007, guida il gruppo di Open Program. Formato da attori di diverse nazionalità e culture, il gruppo indaga l’intreccio fra l’aspetto più intimo del lavoro nell’ambito delle arti performative e la dimensione relazionale e di incontro che è una radice (spesso dimenticata) della pratica teatrale. Approfondendo il lavoro su canti della tradizione afro-americana e afro-ispanica, Open Program svolge il proprio lavoro tra Europa, America e Asia a contatto con comunità e individui non necessariamente appartenenti al mondo del teatro, spesso in contesti non convenzionali, superando barriere sociali, politiche e culturali. Già più volte ospite del nostro Laboratorio, Mario Biagini dialogherà con i Soci insieme ad Agnieska Kazimierska e a Felicita Marcelli, membri di Open Program fin dalla sua nascita. Canto, racconto e condivisione saranno i temi al centro dell’Incontro, che si strutturerà in due appuntamenti nella sede di Mechrí (riservati ai Soci), integrati da due serate (aperte al pubblico) presso FE | Fabbrica dell’Esperienza.
• Katie’s Tales
24 e 26/01/2020
Spettacolo di e con Agnieska Kazimierska, regia di Mario Biagini
(presso FE | Fabbrica dell’Esperienza)
• E il popolo canta
25/01/2020
Spettacolo-concerto di e con Felicita Marcelli, regia di Mario Biagini
• Dialogo con Mario Biagini
26/01/2020
Audio:
26/01/2020: prima parte, seconda parte
Germogli:
1. Ettore Brocca, Atto performativo e atto maieutico
2. Simona Aquino, Per Felicita
Incontro con LORENZO BAZZOCCHI
e ELEONORA SEDIOLI (Masque Teatro)
Sabato 29/02/2020
Masque Teatro nasce nel 1992 a Forlì per iniziativa di Lorenzo Bazzocchi che guida oggi la compagnia insieme alla performer Eleonora Sedioli. La forza visionaria del loro linguaggio si esprime nel complesso dialogo tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture teatrali e il fondamentale ruolo del corpo vivo nell’azione scenica. Gli spettacoli di Masque hanno dato luogo non solo a una originale cifra stilistica, ma anche a una nuova modalità produttiva e di relazione con il pubblico. La ricerca di Masque Teatro trova la sua ragion d’essere nella produzione di simulacri, eventi performativi dove materiale e virtuale si fondono per dar vita a originali creazioni. Sotto la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi, dal 1994 Masque ha ideato e tutt’oggi promuove e organizza il Festival Crisalide.
L’Incontro con i Soci di Mechrí sarà anche occasione per riflettere sui risvolti delle ricerche di Masque intorno al pensiero di Aby Warburg e, in particolare, sulla dimensione ritmica della conoscenza che egli vide esemplificata nel «rituale del serpente» praticato da alcune comunità indiane del New Mexico.
La più recente produzione di Masque si chiama KIVA: il nome della stanza segreta dove si svolgeva il rito di iniziazione. Lo spettacolo sarà presentato a Milano il 26 febbraio presso Teatro i (via G. Ferrari 11) alle ore 21.00, e seguito da una conferenza pubblica di Florinda Cambria e Carlo Sini. La serata potrebbe costituire, per i Soci che lo desiderino, una significativa preparazione in vista dell’appuntamento a Mechrí.
L’incontro è stato annullato
Lemmario bio-filosofico: ‘Forma’
La costruzione di un “Lemmario bio-filosofico” ha preso avvio a Mechrí fin dal suo primo anno di attività. Due lemmi (‘Metodo’ e ‘Individuo’) furono allora posti a tema, nel tentativo di mappare la rosa di sensi che essi assumono nel linguaggio tecnico dell’attuale scienza biologica e nella prospettiva complessa di una genealogia filosofica. Gli esiti di quel primo esercizio confluirono nel volume AA.VV, Vita, conoscenza, Jaca Book, Milano 2018, nella sezione intitolata “Materiali per un Lemmario bio-filosofico”.
Quest’anno il lemma prescelto è ‘Forma’, un termine la cui vicenda semantica ha attraversato nei millenni i linguaggi della filosofia e della biologia, ma anche delle arti, delle tecniche, delle geometrie, della psicologia ecc. Erede di una sterminata catena di discorsi, l’uso che oggi facciamo della parola ‘Forma’, ciascuno preso nella rete gergale delle proprie competenze disciplinari, è spesso ignaro e riduttivo. La chiarificazione dei molteplici fuochi prospettici che risuonano nella parola ‘Forma’ e ne animano il senso, non ha l’aspirazione di pervenire a un illusorio esperanto, ma di favorire un esercizio di consapevolezza che ricongiunga l’uso alla comprensione. Tutti i Soci sono invitati a partecipare all’esercizio, che è un ulteriore esperimento per il nostro Laboratorio transdisciplinare.
Materiali:
1. Manuela Monti, Carlo Alberto Redi, Forma (1)
2. Carlo Sini, Forma (2)
3. Manuela Monti, Carlo Alberto Redi, Forma (3)
4. Carlo Sini, Forma (4)
5. Riccardo Conte, Forma (5)
6. Carlo Sini, Forma (6)
7. Andrea Cavaggioni, Forma (7)
8. Gianfranco Gavianu, Forma (8)
9. Rossella Fabbrichesi, Forma (9)
10. Mario Alfieri, Forma (10)
11. Andrea Parravicini, Forma (11)
12. Enrico Bassani, Forma (12)
Schegge
La rubrica Schegge propone rapidi interventi di coordinatori e collaboratori di Mechrí, nella forma di brevi video-registrazioni pubblicate anche sul nostro canale Youtube. Una nuova modalità di condivisione dei percorsi di Mechrí: schegge che si staccano dal suo corpo più vasto, percorrono traiettorie molteplici e tendono fili tra quel che è vicino e quel che è lontano.
1. Carlo Sini, La formazione e gli strumenti telematici
2. Gabriele Pasqui, Ecologie dello spazio urbano durante e dopo la pandemia
3. Carlo Alberto Redi, Spazio di cittadinanza
4. Enrico Bassani, Siamo ciò che accade nel nostro cervello?
5. Rossella Fabbrichesi, Le aule della filosofia
La formazione in rete
La vocazione formativa di Mechrí è interpellata con urgenza dal ricorso esclusivo alla comunicazione da remoto e agli strumenti telematici. Ma il «distanziamento sociale» imposto dall’attuale emergenza sanitaria si fa occasione per una riflessione di più ampio respiro sull’intreccio sempre più stretto fra la rete e le tradizionali modalità di trasmissione del sapere. Qui si raccolgono i contributi dei coordinatori di Mechrí per fare il punto sul tema.
4. Enrico Bassani, Sulla relazione a distanza in psicoterapia
6. Francesco Emmolo, A debita distanza
Attrezzeria
1. Matteo Mollisi, La filosofia e lo spirito del contagio
2. Antonio Vannini, Bilancio personale dell’anno mechritico 2019-2020
3. Carlo Sini, Considerazioni a proposito del testo di A. Vannini (Bilancio personale dell’anno mechritico 2019-2020)