Il punto

ABITARE, DISABITARE, SCONFINARE: questo triplice movimento è al centro delle attività di formazione e ricerca programmate a Mechrí per il 2023-2024. Come è ormai uso per la nostra Associazione, l’anno sociale si apre in stretta continuità con i cammini che l’hanno preceduto. I primi appuntamenti in programma («Esordio», «Intrecci» e «Ricanti») sono perciò concepiti come sessioni, nelle quali, con prospettive molteplici, si rievocheranno e condivideranno, in particolare con i nuovi Soci, gli snodi sui quali ci si è affacciati nei più recenti seminari di Mechrí e a partire dai quali è emerso il tema portante di questo nuovo anno sociale.

Nel corso degli anni passati, ci siamo interrogati sulle diverse declinazioni che il sapere e il saper fare assumono nell’intreccio pragmatico del mobile e metamorfico orizzonte umano. Perimetri e precari confini sono sempre ridisegnati entro tale orizzonte, tracciando di volta in volta la direzione progettuale e la disposizione abitativa che costituiscono i luoghi di una sempre reiterata antropogenesi. Il tema dell’abitare, dell’oikos come spazio costitutivo dell’umano, dell’habitus che lega luoghi e corpi nella mobile costruzione di «condividui» è perciò il fulcro da cui emaneranno i percorsi transdisciplinari del nuovo anno sociale.

Nel lessico ormai consolidato di Mechrí, la transdisciplinarità che ispira la nostra politica culturale impegna tutti i collaboratori e i partecipanti ai percorsi formativi, alle sperimentazioni laboratoriali e alle iniziative di alta divulgazione in un esercizio teso a ricostituire un fondamento comune del sapere, largamente minacciato, anche se per altro verso potenziato, dalla diffusione sempre più capillare delle discipline specialistiche parcellizzate. Ogni «sapere esperto», con i suoi strumenti e le sue pratiche peculiari, è così convocato al cospetto degli altri, nella persuasione che solo per reciproco attraversamento, per reiterato sconfinamento, ciascuno potrà ricalibrare i dintorni e le possibilità del proprio habitus conoscitivo, della propria etica del sapere, verso una inedita politica di senso, sulla soglia tra la determinazione del nostro «qui» e la sconfinata, cosmica apertura di tutti i nostri «altrove».

Gli antefatti di questo programma di lavoro sono documentati non solo nel nostro Archivio on line, ma anche nelle ormai numerose pubblicazioni edite da Jaca Book con il logo «Percorsi Mechrí» e nella viva esperienza delle centinaia di Soci che, negli anni, hanno varcato la soglia di Mechrí e condiviso la proposta culturale della nostra Associazione. Volutamente protetta dalle incombenze di una codificazione istituzionale, essa è tuttavia sempre aperta all’interazione con centri di ricerca e formazione con cui condividere obiettivi specifici di breve e lungo termine. In tale direzione si sono consolidate collaborazioni con università e accademie, ma anche con autonome organizzazioni di operatori culturali, con gruppi di artisti e di scienziati, con enti variamente impegnati in contesti socio-educativi emarginati e problematici. Una rete di compagni di strada si è andata in tal modo costituendo nel tempo e rappresenta oggi, per Mechrí, una fonte di interlocuzione attiva, proiettata verso ulteriori sviluppi dello stile laboratoriale a cui si ispirano tutte le attività sociali. A uno stile laboratoriale cercano infatti di ispirarsi sempre più le nostre attività sociali e – confidiamo – ciò si renderà palese a partire da quelli che abbiamo sempre considerato i due seminari permanenti di Mechrí (Arti dinamiche e Filosofia), quest’anno rifusi in un unico percorso, il Seminario di filosofia e arti del sapere dinamico, costituito non solo da sessioni di «semina» frontale e scambio di riflessioni individuali e collettive in forma di «germogli», ma anche da quelle che chiameremo «dimostrazioni di lavoro» per condividere con i Soci i processi di elaborazione performativa soggiacenti allo svolgimento delle sessioni. L’intento è di vagliare il grado di maturità e di consapevolezza operativa raggiunto, in questo nono anno di attività, così da fare il punto sullo stato delle ricerche tematiche e metodologiche condotte fino a qui.

Tutti gli incontri programmati si svolgeranno in modalità «mista»: si potrà partecipare agli incontri nella sede di via Spoleto 4, a turni di max. 35 persone (previa prenotazione on line), e sarà sempre garantita la possibilità di partecipare a distanza tramite collegamento su piattaforma elettronica. Fanno eccezione gli appuntamenti infrasettimanali («Letture del mercoledì»), che si svolgeranno – come d’abitudine – solo da remoto. Gli appuntamenti in programma saranno integrati da occasioni di incontro fuori calendario che arricchiranno ulteriormente la proposta culturale del 2023-2024, sia ricorrendo ai canali di collegamento da remoto, sia riunendoci in sede per condividere momenti di riflessione proposti dai Soci stessi (ad esempio per aggiornarci reciprocamente sugli sviluppi delle attività laboratoriali), sia convocandoci, in occasioni particolari, presso sedi ospitanti per pubblici simposi. Affinché Mechrí diventi sempre più capace di abitar soglie e di sconfinare in venturi spazi di umana dislocazione.