Attività in corso

Il punto
a cura di Florinda Cambria
Seminario di filosofia
a cura di Carlo Sini
Seminario delle arti dinamiche
a cura di Tommaso Di Dio, con la partecipazione di Florinda Cambria
Linguaggi in transito: Architettura
a cura di Cristina Bianchetti
Letture del mercoledì
a cura del Comitato scientifico
Mechané. Laboratorio di progettazione e costruzione di supporti formativi
a cura di Florinda Cambria, con la partecipazione di Carlo Sini
Incontri
Attrezzeria

Programma completo 2022-2023


Il punto

La vocazione transdisciplinare che ispira tutte le attività di Mechrí – i seminari e i cicli formativi documentati nel nostro Archivio on line, le iniziative pubbliche e la nutrita produzione di testi editi da Jaca Book con il logo «Percorsi Mechrí» – ha permesso di consolidare uno stile di lavoro nella conoscenza che unisce, senza soluzione di continuità, gli alti studi e la divulgazione, il mutuo insegnamento e l’autoformazione, la riflessione collettiva e la ricerca individuale. L’intreccio dei diversi linguaggi, che si confrontano e trasformano reciprocamente nelle sessioni programmate, ha via via delineato un profilo sempre più netto per la proposta culturale della nostra Associazione. Negli anni trascorsi ci siamo interrogati coralmente sui modi in cui il sapere si incunea nella vita e la vita diviene sapiente (per Jaca Book: AA.VV., Vita, conoscenza, 2018); sulla radice ritmica che scandisce i legami sociali e costituisce il segreto di ogni «virtù politica» (Dal ritmo alla legge, 2019); sulla relazione ossimorica che fa di una moltitudine un intero e viceversa (Le parti, il tutto, 2021); sul variare delle forme di vita e delle pratiche conoscitive condivise, sempre in bilico fra continuità e rivoluzione (Evoluzione, progresso, 2022); sull’impercettibile movimento che – come un soffio o una musica – fa vibrare la materia animando ciò che è inerte, segnando prossimità abitabili e distanze incolmabili (Vicino, lontano, in corso di pubblicazione); e poi sulle pratiche di conoscenza collettive, sulle politiche del sapere che delineano diversi progetti di umanità in cammino fra sperimentazione e tradizione, e aprono varchi, costruiscono spazi, tessono o sfilano orizzonti di senso per un presente sempre in bilico.
Intorno alla dimensione costruttiva della conoscenza, e del lavoro sociale che la rende possibile, gravita il programma delle attività proposte per il 2022-2023 sotto l’egida di tre verbi: COSTRUIRE, PROGETTARE, ARCHITETTARE. Essi suggeriscono la natura eminentemente pragmatica del sapere, ma anche il doppio movimento che è proprio dei processi conoscitivi, dove a essere tenute assieme (con-struite) sono anzitutto una traiettoria proiettiva (pro-gettuale), slanciata verso il luogo utopico di ciò che è a venire, e una traiettoria mnesica protesa verso (altrettanto utopici) presupposti, che costituiscono il principio (arché) di ogni architettare, l’antefatto archeologico di ogni progettare. Sospesi e irretiti da geometrie temporali contraddittorie, tracciamo tuttavia i perimetri precari del nostro vivere collettivo, portando involontario responso sulle nostre possibili provenienze e destinazioni, sugli strumenti che di quelle possibilità sono in gran parte gli anonimi autori.
Da oltre due anni ci siamo avvezzati a conciliare l’insostituibile esperienza di riunirci fisicamente nello spazio della nostra sede con la necessità di garantire la sicurezza sanitaria dei partecipanti. Perciò tutti gli incontri programmati si svolgeranno in modalità «mista»: si potrà partecipare agli incontri nella sede di via Spoleto 4, a turni di max. 35 persone (previa prenotazione on line), e sarà sempre garantita la possibilità di partecipare a distanza tramite collegamento su piattaforma elettronica. Fanno eccezione gli appuntamenti infrasettimanali (Letture del mercoledì), che si svolgeranno solo da remoto, e Mechané, il nuovo Laboratorio di progettazione e costruzione di strumenti formativi che, date le sue peculiarità (di seguito illustrate), prevedrà esclusivamente la partecipazione in presenza.
Prende così avvio l’ottavo anno di Mechrí: che sia questo 8 – diritto o rovesciato – di buon auspicio per coloro che non temono di sostare tenaci e intenti nel fremito del loro «fino a qui».

Seminario di filosofia

TEXTUS: ARCHITETTONICA DELLA VERITÀ PUBBLICA
a cura di Carlo Sini

Inizio corso: 08/10/2022, ore 15.00-18.30

Il discorso comune, ciò che definisce il sapere pubblico attraverso il tempo, la sua costruzione spaziale o architettonica: ecco il tema generale del Seminario, affrontato attraverso le trame del discorso, la sua composizione, il suo montaggio (per recuperare in questa veste temi preziosi svolti in passato nel Seminario delle arti dinamiche). Le trame del cammino seminariale chiamano in causa figure emblematiche e luoghi capitali della costruzione occidentale della teoria: l’architettonica kantiana e il formalismo logico in Frege e Quine; l’abduzione peirceana e il mondo della doxa husserliana. Poi il Seminario affronta la grande tradizione occidentale del testo e del libro, a partire dal «libro dei libri», come è stata definita la Bibbia; quindi i suoi paradossi ermeneutici, le sue stratificazioni spazio-temporali, le sue traduzioni e interpretazioni in cammino, in quanto luoghi fondamentali di dialogo col passato e col presente, nella figura sempre ritornante di una vivente verità.

Audio
1. 08/10/2022: parte primaparte seconda
2. 05/11/2022: parte prima, parte seconda
3. 03/12/2022: parte prima, parte seconda, parte terza
4. 14/01/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
5. 11/02/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
6. 11/03/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
7. 15/04/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
8. 13/05/2023: parte prima, parte seconda, parte terza

Cartigli
1. 08/10/2022: Cartigli nn. 1-4
2. 05/11/2022: Cartigli nn. 5-6 
3. 03/12/2022: Cartigli nn. 7-10
4. 14/01/2023: Cartigli nn. 11-14
5. 11/02/2023: Cartigli nn. 15-19
6. 11/03/2023 Cartigli nn. 20-21
7. 15/04/2023 Cartigli nn. 22-25
8.13/05/2023 Cartigli nn. 25-29

Considerazioni
1. 08/10/2022: Considerazioni primo incontro
2. 05/11/2022: Considerazioni secondo incontro
3. 03/12/2022: Considerazioni terzo incontro
4. 14/01/2023: Considerazioni quarto incontro
5.11/02/2023: Considerazioni quinto incontro
6. 11/03/2023: Considerazioni sesto incontro
7. 15/04/2023: Considerazioni settimo incontro
8. 13/05/2023: Considerazioni ottavo incontro

Germogli
1. Egidio Meazza, Collasso degli universali
2. Eleonora Buono, Il nodo gorgiano
3. Carlo Sini, Risposta a Egidio Meazza (Collasso degli universali)
4. Carlo Sini, Risposta a Eleonora Buono (Il nodo gorgiano)
5. Paolo Imperatori, Il “verde” e l’architetto
6. Mario Alfieri, L’indicibile nella trama dei discorsi
7. Carlo Sini, Risposta a Paolo Imperatori (Il “verde” e l’architetto)
8. Raffaele Campanile, Possibilità dell’architettonica e compito della filosofia
9. Carlo Sini, Risposta a Mario Alfieri (L’indicibile nella trama dei discorsi)
10. Carlo Sini, Risposta a Raffaele Maria Campanile (La possibilità dell’architettonica e il compito della filosofia)
11. Elisabetta Groppo, Gattonare. Passi, impasses, prassi
12. Carlo Sini, Risposta a Elisabetta Groppo (Gattonare)
13. Gianfranco Gavianu, Interrogarsi sulla “Ragione”
14. Carlo Milazzo, Etica della Ragione
15. Carlo Sini, Risposta a Gianfranco Gavianu (Interrogarsi sulla “Ragione”)
16. Carlo Sini, Risposta a Carlo Milazzo (Etica della Ragione)
17. Luca Gaeta, Il moto dei corpi e la scrittura matematica
18. Massimo Mandelli, La felix culpa di Galileo
19. Carlo Sini, Risposta a Massimo Mandelli (La felix culpa di Galileo)
20. Carlo Sini, Risposta a Luca Gaeta (Il moto dei corpi e la scrittura matematica)
21. Giovanni Fanfoni, Paradigmi
22. Paolo Imperatori, L’edificio delle scienze
23. Carlo Sini, Risposta a Giovanni Fanfoni (Paradigmi)
24. Carlo Sini, Risposta a Paolo Imperatori (L’edificio delle scienze)
25. Egidio Meazza, Le lingue e la scienza
26. Carlo Sini, Risposta a Egidio Meazza (Le lingue e la scienza)
27. Massimo Mandelli, Fotografia di traduzione
28. Carlo Sini, Risposta a Massimo Mandelli (Fotografia di traduzione)
29. Gianluca Gemmani, Azione di scambio: mano, denaro
30. Carlo Sini, Risposta a Gianluca Gemmani (Azione di scambio: mano, denaro)
31. Gianfranco Gavianu, La dialettica, l’empirico e il trascendentale
32. Massimo Mandelli, Primum vivere
33. Carlo Sini, Risposta a Gianfranco Gavianu, La dialettica, l’empirico e il trascendentale
34. Carlo Sini, Risposta a Massimo Mandelli, Primum vivere
35. Rossella Fabbrichesi, Potentia Intelligendi e Potentia Agendi (da Spinoza a Peirce, da Peirce a Sini) 

Seminario delle arti dinamiche

ARCHITETTURE, ARCHIVI, ARCHE
a cura di Tommaso di Dio, con la partecipazione di Florinda Cambria

Inizio corso: 22/10/2022, ore 15.00-18.30

Il Seminario intende proporre una perlustrazione dei nessi plurali e molteplici che legano i modi dell’architettura con quelli della conservazione e della memoria. In un percorso che toccherà sia la storia delle prime edificazioni che l’arte contemporanea, sia la poesia che la storia delle forme politi-che, si cercherà di indagare il sogno di «cominciamento e comando» (Derrida) implicito in ogni gesto architettonico. In quanti modi i governi del costruire hanno regolato la conservazione di un principio che sia messo a disposizione di chi ne sappia poi attraversare gli spazi? In che modo il principio architettonico è legato alla maschera, al travestimento, all’eros? Come l’umano, di fronte al naufragio di ogni apparire, ha provato a salvare il mondo nell’arca dei propri saperi?

Audio
1. 22/10/2022: parte prima, parte seconda, parte terza
2. 26/11/2022: parte prima, parte seconda, parte terza
3. 17/12/2022: parte prima, parte seconda, parte terza
4. 28/01/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
5. 04/03/2023: parte prima, parte seconda
6. 25/03/2023: parte prima, parte seconda, parte terza
7. 06/05/2023: parte prima, parte seconda, parte terza

Materiali
1.1 Sequenza immagini e testi: parte prima
1.2 Sequenza immagini e testi: parte seconda
1.3 Sequenza immagini e testi: parte terza
2.1 Sequenza testi: parte prima
2.2 Sequenza testi e immagini: parte seconda
2.3 Sequenza testi: parte terza
3.1 Percorso terza sessione
3.2 Walter Benjamin, Il compito del traduttore
3.3 Tommaso Di Dio, Questa sera c’è molto vento
4.1 Passi da Emanuele Severino raumgestaltung​
4.2 Passi da Gio Ponti_amate l’architettura
4.3 Passi da Le Corbusier
4.4 Passi da Superstudio
4.5 Adolfo Natalini racconta gli ISTOGRAMMI di Superstudio
4.6 Superstudio – Supersurface_ An alternative model for life on the Earth (1972)
5.1 Sequenza immagini “Architetture Archivi Arche” – Parte I
5.2-1 Sequenza immagini “Architetture Archivi Arche” – Parte II/1
5.2-2 Lawrence Halprin
5.2-3 Sequenza immagini “Architetture Archivi Arche” – Parte II/2
7-1 Sequenza testi: parte prima
7-2 Sequenza testi: parte seconda

Germogli
1. Francesco Albanese, Un germoglio
2. Tommaso Di Dio, Risposta a Francesco Albanese (Un germoglio)
3. Egidio Meazza, Il pieno e il vuoto
4. Raffaele Maria Campanile, La figura dell’architetto come paradigma dell’uomo occidentale
5. Raffaele Greco, Hybris
6. Tommaso Di Dio, Risposta a Egidio Meazza (Il pieno e il vuoto)
7. Tommaso Di Dio, Risposta a Raffaele Maria Campanile (La figura dell’architetto come paradigma dell’uomo occidentale)
8. Tommaso Di Dio, Risposta a Raffaele Greco (Hybris)
9. Carlo Sini, Risposta a Raffaele Maria Campanile (La figura dell’architetto come paradigma dell’uomo occidentale)
10. Michele Viglione, Sul germogliare, sui rimandi, sugli emblemi
11. Mario Alfieri, Dinamiche duali
12. Gabriele Pasqui, Il lavoro dell’architetto
13. Tommaso Di Dio, Risposta a Mario Alfieri (Dinamiche duali)
14. Tommaso Di Dio, Risposta a Michele Viglione (Sul germogliare, sui rimandi, sugli emblemi)
15. Tommaso Di Dio, Risposta a Gabriele Pasqui (Il lavoro dell’architetto)
16. Serafino Ripamonti, Il vuoto tana e il vuoto casa
17. Egidio Meazza, Paragoni
18. Raffaele Maria Campanile, Architettura e partecipazione (Un’analogia con i progetti di democrazia radicale)
19. Fabiana Ruvera, Uno sguardo sartriano sull’architettura

Linguaggi in transito: Architettura

IL PROGETTO DI ARCHITETTURA, DI PAESAGGIO, DI CITTÀ
a cura di Cristina Bianchetti

Inizio corso: 15/10/2022, ore 15.00-18.30

Che linguaggio è il linguaggio del progetto? Come parla il progetto? Dove trova le proprie barriere simboliche e come queste sono frantumate e ricostruite? Quale nesso tra linguaggi e rappresentanza? E quale tra linguaggi ed eloquenza? Eloquenza e competenza sono non di rado radice di inganni, scrive Carlo Sini (Idioma, 2021, p. 16). Il progetto inganna? È prefigurazione di una situazione futura o è già esso stesso costruzione? Cosa usa e cosa scarta? Altri linguaggi, altre memorie, altri discorsi. Domande come queste non trovano risposte nei manuali. Non è quello contenuto nei manuali il sapere che qui interessa. Si discuteranno pratiche e discorsi, individuando alcuni snodi utili ad osservare i transiti nei luoghi e nelle forme del progetto.
Il programma è articolato in tre tempi, seguiti da una sessione interamente dedicata a un confronto dialogico con i partecipanti.

LA PLURALITÀ DEI DISCORSI DEL PROGETTO  (15 ottobre 2022)
Verranno presentati e discussi progetti che 1) costruiscono topologie, 2) si dissolvono nella trasformazione dei luoghi, 3) segnano il ritorno di un pensiero utopico. Questa prima giornata dovrebbe aiutare a far emergere alcune questioni attorno a pluralità ed eloquenza nei linguaggi del progetto.
Audio
15/10/2022: prima parteseconda parte
Materiali
15/10/2022: Immagini e video
Germogli
1. Marco Dubini, Rivitalizzazione dell’Aire
2. Cristina Bianchetti, Risposta a Marco Dubini (Rivitalizzazione dell’Aire)

PROGETTO E PROTEZIONE DELLA VITA (29 ottobre 2022)
Cosa si pensa del progetto se lo si vede come protezione della vita? Questa seconda giornata dovrebbe aiutare a far emergere alcune questioni attorno ai modi dell’iscrizione del corpo nell’orizzonte del progetto e delle sue pratiche.
Audio
29/10/2022: prima parte, seconda parte, terza parte
Materiali
29/10/2022: Immagini e video

PROGETTO E USI DELLA NATURA (12 novembre 2022)
Il progetto degli spazi aperti: narrazione della società o narrazione della lontananza? I progetti del «non fare»; i linguaggi per dire l’incolto; le categorie «classiche» del linguaggio progettuale relativo agli spazi aperti: parco, strada, giardino. Questa terza giornata dovrebbe aiutare a far emergere alcune questioni attorno alle retoriche sulla coesistenza e ai tanti binomi città-natura.
Audio
12/11/2022: prima parte, seconda parte, terza parte
Materiali
12/11/2022: Immagini e video
Germogli
1. Mario Alfieri, Recuperi e digressioni
2. Cristina Bianchetti, Risposta a Mario Alfieri (Recuperi e digressioni)

LINGUAGGI DEL PROGETTO: RICHIAMI E DIALOGHI (4 febbraio 2023)
A distanza di alcuni mesi dalle prime tre sessioni dedicate ai linguaggi del progetto, i temi allora trattati verranno ripresi dalla coordinatrice, professoressa Cristina Bianchetti, e discussi con i Soci e con il Comitato scientifico di Mechrí anche alla luce dei cammini frattanto avviati nei Seminari di filosofia e delle arti dinamiche.
Audio
04/02/2023: prima parte, seconda parte

Letture del mercoledì

LA CIVILTÀ DEI CONFINI
a cura di Valentina Cappelletti, in dialogo con Luca Gaeta

19 e 26 ottobre 2022, ore 18.00-20.00

L’Occidente è la civiltà dei confini. La possibilità di un sapere del confine è dunque anche una indagine su ciò che ha prodotto il sistema di relazioni sociali a base territoriale di cui siamo partecipi.
Il testo di Luca Gaeta (La civiltà dei confini. Pratiche quotidiane e forme di cittadinanza, Carocci, Roma 2018), a cui è dedicata la Lettura-dialogo, offre una interpretazione del confine non come diaframma o perimetro contenitivo, ma come «ambito», attraversato da pratiche multiple, quotidiane e coesistenti e configurato dalla efficacia di saperi esperti orientati a definirne ordinamenti. L’Autore propone infatti una pragmatica del confine che ne mette a fuoco la natura relazionale non dicotomica, ma che, al tempo stesso, coinvolge anche lo studioso nonché i suoi discorsi, collocati in una inevitabile e relativa posizione di esclusione o inclusione a partire da cui vengono pronunciati.

Audio
19/10/2022: prima lettura
26/10/2022: seconda lettura

Materiali
“Carte” per la prima Lettura


FREUD: IL RITMO DELLA COSTRUZIONE

a cura di Enrico Redaelli

16, 23, 30 novembre 2022, ore 18.00-20.00

Al di là il principio del piacere è forse il testo più contorto e più inquieto di Freud. Un libro-labirinto in cui l’Autore stesso ammette di procedere zoppicando. A creargli difficoltà è un problema inafferrabile: un mostro bifronte, una sorta di Minotauro che ha il corpo della pulsione sessuale e il volto della pulsione di morte. Due concetti che Freud stesso fatica a mettere a fuoco e a collocare entro un quadro coerente. Inallocabile, la pulsione si trova al fondo del soggetto ma non è niente di soggettivo. È piuttosto un ritmo, una vibrazione, una pulsazione acefala: impossibile da tener ferma, essa scombina ogni finalismo, ogni concezione funzionalista o biologista dell’essere umano. Il quale pare piuttosto concepibile solo in termini di ritmo.
È a partire da questa problematica inallocabilità della pulsione che il ciclo di Letture prova a far luce sul labirinto di Al di là del principio di piacere, leggendolo in relazione a uno degli ultimi scritti freudiani, Costruzioni in analisi. Qui infatti il problema apparentemente tecnico della «costruzione in analisi», ossia del lavoro di interpretazione dei sintomi che l’analista svolge assieme al paziente, sembra assimilabile a una composizione musicale. Come se la decostruzione e ricostruzione del soggetto in ambito clinico fosse un problema di ritmo. Non vi è insomma possibilità di costruire nulla, sembra suggerire Freud, senza mousiké.

Audio
16/11/2022 prima lettura: parte 1, parte 2
23/11/2022 seconda lettura
30/11/2022 terza lettura: parte 1parte 2

Materiali

Germogli
1. Enrico Bassani, A quale Freud devo credere?
2. Elisabetta Groppo, Contrappunto
3. Redaelli, Risposta Bassani (A quale Freud devo credere?)


LE FONDAMENTA DEL TRIREGNO DI PIETRO GIANNONE

a cura di Riccardo Conte

18 gennaio 2023, ore 18.00-20.00

Nel 2023 ricorrerà il 300° anniversario della pubblicazione del libro di Pietro Giannone Istoria civile del regno di Napoli, in cui l’Autore evidenziava (nella prospettiva del pensiero giurisdizionalista) come si fosse costruita la pretesa di supremazia sullo Stato da parte della Chiesa. L’opera costò a Giannone l’avversione del clero napoletano, tanto che fu costretto a fuggire da Napoli, temendo per la sua stessa vita (fu poi arrestato nel 1736 e trascorse in prigione gli ultimi dodici anni della sua esistenza). Nel 1731 iniziò a scrivere il libro Il Triregno, che divenne uno dei testi più temuti dall’Istituzione ecclesiastica. In quest’opera sono messe in discussione, dal punto di vista di un cristiano (non più cattolico), le fondamenta del Regno papale, con un formidabile intreccio di ricostruzioni e riflessioni storiche, filosofiche e teologiche. In occasione del sopra ricordato anniversario, la Lettura proporrà alcuni passi de Il Triregno, soffermandosi sui momenti cruciali attraverso cui l’Autore svolge la propria riflessione, che presenta ancora oggi interessanti aspetti d’attualità.

Audio
18/01/2023

Materiali


ARCHITETTURE TEORETICHE E POETICHE IN GIACOMO LEOPARDI

a cura di Gianfranco Gavianu

8 e 15 febbraio 2023, ore 18.00-20.00

Qual è la connessione profonda tra il momento dell’osservazione euristico-intuitiva, empirica, a volte frammentaria, e il momento formativo, costruttivo, «architettonico» della meditazione teoretica e della poiesi del grande Recanatese? Per affrontare tale questione è necessario colmare lo iato che separa in Leopardi due regioni dell’esperire intellettuale e del «dar forma»: quella della meditazione e quella della costruzione creativa. La Lettura farà riferimento a una scelta, necessariamente limitata, di passi tratti sia dalle prose (Lettere, Zibaldone, Pensieri) sia dai testi lirici affidati ai Canti, cercando di individuare puntuali riscontri, sorprendenti corrispondenze, profonde «risonanze» armoniche tra i due campi di esperienza e di scrittura in cui Leopardi si impegnò con eroica radicalità nell’arco della sua breve e tragica esistenza.

Audio
08/02/2023: prima lettura
15/02/2023: seconda lettura

Materiali
1. Interno studio Leopardi
1. Palazzo Leopardi a Recanati
1a. Entro dipinta gabbia
1b. Architetture esistenziali in Leopardi – Lettere
1c. La polarità dialettica tra Natura e Ragione nello Zibaldone
1d. Hegel e Leopardi – Esperienza della morte e Forma
1e. Architetture poietiche in Leopardi: Canti All’Italia
1f. Architetture poetiche in Leopardi – Saffo; La vita solitaria; L’infinito
2a. Tra pittoresco e sublime (dai Canti)
2b. La contraddizione fondamentale (da Zibaldone) 
2c. Struttura architettonica della lingua latina (da Zibaldone)
2d. Macrostrutture e microstrutture nei Canti
2e. L’arte del dialogo nelle Operette morali 
2f. Dai Pensieri, LII 


DECOSTRUIRE IL COSTRUITO. UNA BIOGRAFIA DEL ‘600 FRA TÒPOI, «REALTÀ» E INVENZIONE

a cura di Franco Pavan

22 febbraio e 1° marzo 2023, ore 18.00-20.00

Nel 1670 un oggi oscuro abate milanese, Filippo Picinelli (1604-1678), pubblica l’Ateneo de’ Letterati Milanesi. Si tratta di un volume contenente decine di schede biografiche dedicate a uomini illustri nati o legati alla città lombarda. Le pagine dedicate al musicista Giulio Banfi eccedono di notevole misura quelle consacrate agli altri protagonisti: tra colpi di scena, rapimenti effettuati dai corsari, liberazioni quasi miracolose, viaggi in Spagna, l’assommarsi di tòpoi sembra offuscare qualsiasi dato di realtà. Ma quale può essere il percorso da effettuare per distinguere la finzione dalla realtà? Quale può essere la qualità di questa «realtà»? Usando gli strumenti dello storico, e non solo, si cercherà di capire come leggere un testo apparentemente marginale – la vita di Giulio Banfi scritta dall’abate Picinelli – che può donare illuminanti spunti di ricerca e riflessione su come si costruisca (e decostruisca) una biografia.

Audio
22/02/2023 prima lettura: parte prima, parte seconda
01/03/2023: seconda lettura

Materiali
1. Vita di Giulio Banfi
2. Materiali seconda lettura

LO ZOO DI PROUST
a cura di Carlo Alberto Redi

8 e 15 marzo 2023, ore 18.00-20.00

La Recherche è anche un atlante di zoologia: presenta 214 diverse specie animali citate per ben 1026 volte. Il che costituisce un altro dei suoi primati, oltre a quelli già noti, e mette in luce un nuovo aspetto della geniale mente di Proust, oltre a quelli che già conosciamo: egli, infatti, è anche un esperto zoologo, un raffinato biologo. Prendendo le mosse dal volume di Carlo Alberto Redi intitolato Lo zoo di Proust (Carocci, Roma, in corso di pubblicazione), la Lettura proporrà un percorso teso a sottolineare come il riferimento agli animali non abbia una funzione meramente zooiconica (pura condensazione d’immagine, semplice riferimento metaforico), ma sia un elemento costitutivo della Recherche. Riunendo le qualità dell’animale e quelle dell’uomo, per la legge dell’analogia tipica del linguaggio simbolico (syn-ballo), Proust cesella e tratteggia finemente le caratteristiche fisiche e comportamentali dei personaggi, costruendo categorie adatte alla comprensione della loro animalità (zoé) e, insieme, della loro biografia (bios).

Audio
08/03/2023: prima lettura
15/03/2023: seconda lettura

Materiali
Immagini prima lettura
Proust zoologo – traccia prima lettura
Immagini seconda lettura
Proust zoologo – traccia seconda lettura


GLI «IRREGOLARI»: PENSARE LA PIANIFICAZIONE A VENIRE

a cura di Gabriele Pasqui

22 e 29 marzo 2023, ore 18.00-20.00

Mai come ora ha senso interrogarsi nuovamente sulla pianificazione. Dopo un lungo ciclo di discredito nei confronti dell’azione pubblica e di sfiducia nella pianificazione intesa come azione istituzionale che affronta i problemi e le sfide globali, le crisi economiche e finanziarie del capitalismo, quelle sanitarie della pandemia, quelle ambientali del cambiamento climatico, quelle geopolitiche della guerra, è forse necessario interrogare di nuovo la possibilità stessa e le forme operative dell’azione di pianificazione. L’obiettivo della Lettura, dedicata al volume di Gabriele Pasqui dal titolo Gli irregolari. Suggestioni da Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom per la pianificazione a venire (Franco Angeli, Milano, in corso di pubblicazione), è offrire qualche strumento sulla costruzione di programmi e piani partendo dall’opera di tre grandi «irregolari» che hanno lavorato nella seconda metà del XX secolo a forme diverse di critica alla pianificazione comprensiva e «scientista».

Audio
22/03/2023: prima lettura
29/03/2023: seconda lettura

Materiali
Indice
Illich
Hirschman

Lindblom


SOLIDARIETÀ E COSTRUZIONE DI EGUAGLIANZA

a cura di Riccardo Conte

19 e 26 aprile 2023, ore 18.00-20.00

Il principio d’eguaglianza (ex art. 3 Cost.) è uno dei fondamenti su cui si regge l’ordinamento giuridico italiano e si ispira, a sua volta, all’inscindibile trinomio «liberté, égalité, fraternité». La nostra Costituzione si occupa di libertà e di eguaglianza, ma non usa il termine «fratellanza», bensì «solidarietà». L’articolo 2 della Costituzione, dopo aver sancito che «la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità», di-spone che la Repubblica «richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale». Qual è la differenza tra i concetti di fratellanza e di solidarietà? E quali sono i diritti inviolabili dell’uomo? E che cosa significa il termine «inviolabile»? Quale correlazione vi è tra i diritti inviolabili e i doveri di solidarietà? La Lettura cercherà di dare risposta a queste domande, anche con l’ausilio della giurisprudenza della Corte costituzionale.

Audio
19/04/2023: prima lettura
26/04/2023: seconda lettura

Materiali
Sull’ART. 2 della Costituzione

MECHANÉ
Laboratorio di progettazione e costruzione di supporti formativi

TITERES: STRUMENTI DI MEMORIA
a cura di Florinda Cambria, con la partecipazione di Carlo Sini e altri membri del Comitato scientifico

Inizio laboratorio: 22/01/2023, ore 10.00-13.00, 14.30-18.30

Il laboratorio Mechané risponde a un’esigenza di sperimentazione nell’ambito dell’arte formativa che Mechrí ha espresso fin dal suo nascere. Nutrita dai percorsi tracciati nei seminari e nei cicli tematici, nonché dai numerosi esercizi di lavoro collettivo svolti nel corso degli anni, tale esigenza è giunta a maturità nella consapevolezza del carattere sempre provvisorio dei discorsi sulla formazione. Ma ha anche distillato un’idea centrale che è apparsa ricorrere nel variare di quei discorsi. Quest’idea ha a che fare con la dimensione pratica dell’arte formativa, dimensione sempre legata ai resti, alle cose, agli oggetti inerti, ai corpi inanimati, che sono i supporti materiali di quel transito ritmico e metamorfico a cui diamo il nome di «formazione». A questo genere di supporti è consacrato Mechané, un laboratorio che propone percorsi di progettazione, costruzione e messa in opera di macchine, ovvero espedienti, che favoriscano l’esperienza straniante – cruciale in ogni processo formativo – per la quale l’inerte si risveglia e la memoria prende corpo trasformando via via i suoi attori animati e inanimati.
In questo suo anno inaugurale, il laboratorio proporrà la costruzione e l’animazione di un teatro di burattini (titeres, in spagnolo): artefatti il cui carattere di «supporti formativi» è certamente emblematico. Essi infatti accorpano inerzia e memoria nello spazio drammatico di una trasmutazione, che anima l’inorganico e rivela il cuore strumentale dell’attore vivente (il burattinaio o titiritero, in spagnolo). I momenti di lavoro progettuale e costruttivo si alterneranno a momenti di studio individuale e collettivo, dedicati al tema della formazione e dei suoi strumenti, nei quali si attraverseranno tematicamente gli archivi on line di Mechrí e i materiali raccolti nei volumi delle «Mappe del pensiero» pubblicate da Jaca Book.
Il laboratorio prenderà avvio nel mese di gennaio 2023 e si svolgerà in sette sessioni domenicali, a cadenza mensile e giornata piena, in presenza, con un massimo di dodici partecipanti. Essi verranno cooptati sulla base di un preliminare colloquio conoscitivo che si svolgerà domenica 4 dicembre 2022 alle ore 10.00. Solo per chi risieda fuori Milano e solo per il colloquio conoscitivo, sarà possibile collegarsi da remoto. Per partecipare al colloquio occorre inviare a mechrinfo@gmail.com, entro il 30 novembre 2022 un breve curriculum vitae (max 2000 caratteri) e una lettera di autopresentazione (max 3000 caratteri), che evidenzino interesse a elaborare strumenti per l’espressione e la trasmissione di una cultura transdisciplinare.
In chiusura dell’anno sociale, i materiali prodotti dal laboratorio Mechané saranno presentati e discussi con tutti i Soci per una valutazione collettiva degli esiti conseguiti e dei possibili sviluppi della sperimentazione avviata.

 

Incontri

ARCHITETTURE SONORE NELLA MUSICO-FILOSOFIA DI ALEKSANDR N. SKRJABIN
incontro con Margherita Anselmi

26 marzo 2023, ore 15.00-18.30

Le “architetture transdisciplinari” di Mechrí insistono, quest’anno, proprio sull’idea di costruire e architettare. ALEKSANDR N. SKRJABIN (1872-1915) è figura interessante giusto in questo senso: non soltanto perché, come compositore e pensatore, tende a costruire musica nell’istante e nel modo stesso in cui pensa (e pensiero e atto musicale sono in lui la medesima cosa), ma anche per la natura immaginifica e autocreativa (e capace di creare il mondo) del gesto sonoro, che è atto magico in molti sensi. La sua vicenda esistenziale e compositiva culmina in un sogno messianico nutrito, di nuovo, di architetture audaci: architetture del tutto interne alla musica (e la vicenda musicale è per Skrjabin sempre anche cosmogonia), ma anche legate a luoghi progettati dallo stesso Skrjabin, e deputati a ospitare una sorta di evento definitivo e redentivo: il Mysterium.

Audio
26/03/2023: parte prima, parte seconda

Materiali
Brani presentati durante l’incontro:
1 Scriabin: Piano Sonata No. 5, Op. 53 [Horowitz 1976]
2 Vladimir Sofronitsky plays Scriabin Sonata No. 8 Op. 66
3 Vladimir Sofronitsky plays Scriabin Sonata No.10 Op.70
4 26.05.2018 Concert of Mira Marchenko class’ students, Concert Hall of CMS (I-st part)
5 Heinrich Neuhaus plays Scriabin “Vers la flamme”
6 A Scriabin Symphony nº 3 ‘The Divine Poem’ Slobodeniouk Sinfónica de Galicia
7 Scriabin – Piano Sonata No.1 in F minor, Op.6
8 Alexander Scriabin – Piano Sonata No. 6
9 SCRIABIN PLAYS SCRIABIN ETUDE Op 8 No 12
10 Gilels plays Scriabin: Etude op.2 no. 1
11 Valentin Malinin – Scriabin: Etude, Op. 65 No. 1
12 22.12.2021 Valentin Malinin: Concert of Mira Marchenko’ students, Concert Hall of the CMS, Moscow

INCONTRO CON ALESSANDRO CARRERA
a partire dal volume SAPERE
(Collana “Parole Controtempo”, Il Mulino 2022)
1° aprile 2023, ore 15.00-18.30

«Una volta il sapere era quello delle origini, della nascita del mondo e degli dei, dell’eroismo dell’antichità; in seguito è diventato il sapere del futuro, e dell’utopia che ci attendeva domani. Oggi è solo il sapere del presente, che ci assedia e ci opprime. Passato e futuro vi sono confluiti e nel suo vortice anneghiamo, confondendo il sapere con la comunicazione. Ma questo libro non è un lamento sulla sapienza perduta. È una modesta domanda su che cosa sia il sapere oggi – all’epoca della cancel culture e della fine di ogni gerarchia tra chi sa e chi non sa – e su come lo possiamo trasmettere a chi verrà dopo di noi. Forse l’unico modo per tornare a farlo nostro è scendere dalla cattedra, e porsi tutti assieme le stesse domande» (dalla quarta di copertina).

Audio
1° aprile 2023: parte prima, parte seconda

Materiali

Attrezzeria

In questa sezione si raccolgono contributi che i Soci desiderano condividere per una riflessione collettiva su temi che incrociano diverse attività in corso.

1. Antonio Vannini, L’axis animae-corporis e il monaco delle pratiche
2. Carlo Sini, Risposta ad Antonio Vannini (L’axis animae-corporis)
3. Enrico Bassani, Risposta ad Antonio Vannini (L’axis animae-corporis)
4. Antonio Vannini, Qualche precisazione sul buddismo da me incontrato
5. Riccardo Conte, Irrevocabilità del consenso all’impianto dell’uovo fecondato