Il punto

a cura di Florinda Cambria
Seminario di filosofia
a cura di Carlo Sini
Seminario delle arti dinamiche
a cura di Florinda Cambria
Linguaggi in transito: matematica
a cura di Fernando Zalamea
Costellazioni
Percorsi Mechrí

a cura del Comitato Scientifico di Mechrí
Dove sta l’individuo

a cura di M. Monti e C. A. Redi

La Bottega dei saperi

a cura del Comitato Scientifico di Mechrí

Attrezzeria

Il punto

Mechrí inaugura il suo terzo anno di attività con lo sguardo rivolto a nuovi sentieri da attraversare e con la lucida intenzione di fare tesoro dei passi compiuti fino a qui.

Il nostro progetto culturale ha preso le mosse dall’ipotesi che sia possibile esercitare il lavoro della conoscenza animati da una istanza di formazione permanente, che accomuni discenti e docenti nella ricerca di un approccio transdisciplinare alle proprie e alle altrui competenze particolari. L’intenzione esplicita era ed è quella di contribuire alla costruzione di quello che abbiamo chiamato un «sapere comune». Esso ci sembra quanto mai urgente, nel tempo della proliferazione di saperi sempre più specialistici, la cui efficienza tecnica e informativa cresce in modo proporzionale alla loro disorganicità acefala. La scommessa è che si possano conciliare efficacia, competenza e complessità entro percorsi di formazione integrati, che richiedono però tempi e modalità di svolgimento inediti. Diverse discipline, ciascuna con il proprio linguaggio e il proprio specifico oggetto di studio, vengono convocate di fronte a una comune domanda di senso, la cui formulazione compete eminentemente alla parola filosofica. È per questo che Mechrí insiste nel proporre non appuntamenti estemporanei, ma cicli di incontri concepiti come reciprocamente complementari e intrinsecamente continuativi.

Per poter garantire tale continuità, già da un anno il nostro sito on line viene regolarmente aggiornato con documenti di vario tipo (testi, registrazioni audio, tavole e mappe, riferimenti bibliografici ecc.) messi a disposizione dei Soci. Tutti possono così attingere una visione complessiva dei lavori già svolti a Mechrí, ma anche dedicare a quei materiali il tempo e lo studio necessari per farne oggetto di una rielaborazione personale e di un confronto consapevole con gli altri partecipanti alle attività dell’Associazione.

Lo scorso anno l’esigenza transdisciplinare di Mechrí si è espressa, per così dire, in modo estensivo. Intorno al tema generale della Legge, come regola, ritmo e misura dell’azione sapiente, oltre ai due Seminari permanenti (quello di filosofia e quello delle arti dinamiche), hanno dato un fondamentale contributo alla riflessione saperi diversi come la giurisprudenza e il diritto internazionale, l’urbanistica e la biopolitica, la teologia e la poesia. La ricchezza di quei contributi chiede ora di sostare intensivamente sui loro punti di convergenza.

Il programma di questo nuovo anno presenta alcune importanti novità, concepite appunto per dare spazio a occasioni di rimeditazione sui «crocevia» impliciti ed espliciti tracciati da quei saperi interagenti. A tale scopo è previsto un ciclo di sessioni chiamate «Costellazioni», che impegneranno ciascuna un’intera giornata. Alla luce di materiali preliminarmente composti dal Comitato scientifico intorno a temi condivisi con i Soci che vorranno partecipare attivamente ai lavori, le «Costellazioni» consentiranno di addestrarsi a forme di pensiero plurivoco, cercando modi di espressione che orchestrino le differenze in una nuova organicità. Le «Costellazioni» sono pertanto la proposta pedagogica più apertamente sperimentale che Mechrí avanza nel suo terzo anno di attività.

Sempre nell’ottica di un necessario equilibrio tra varietà estensiva e concentrazione intensiva, entrambi aspetti essenziali per una formazione transdisciplinare, si è delineata la seconda rilevante novità del programma di quest’anno: un soggiorno di studio fuori sede, che abbiamo chiamato «La Bottega dei Saperi». Se l’iniziativa verrà positivamente accolta, sarà occasione per fare una prima esperienza di come potrebbe essere un vero «laboratorio di filosofia e cultura»: un contesto nel quale attività di gruppo ed esercitazione individuale si concilino nel quadro di un operare collettivo, come possibilità di coesistenza fra ritmi di vita e di pensiero armonizzati nelle loro irrinunciabili differenze. In scala microscopica, questa potrebbe essere la struttura elementare di una nuova politica del sapere e di una inedita civiltà della con-divisione.

Condividere significa anche offrire ad altri, a ciò che essi vorranno libera-mente farne, i frutti di quel che si è pazientemente coltivato di stagione in stagione. Grazie alla collaborazione con l’Editoriale Jaca Book di Milano, a partire da quest’anno Mechrí potrà mettere a disposizione di una collettività più vasta, rispetto al piccolo e tenace gruppo dei suoi frequentatori diretti, il raccolto che di anno in anno documenterà gli esiti delle sue ricerche. Si inaugureranno infatti, con il volume intitolato Vita e conoscenza, la collana «Percorsi Mechrí» e, presso la nostra sede, l’omonimo ciclo di sessioni di studio. Ciascuna di esse sarà dedicata a una delle vie lungo le quali, muovendo i suoi primi passi, Mechrí ha condotto l’indagine sulla natura conoscitiva del vivente e sulla natura vivente della conoscenza. Ripercorrere quelle vie vorrà dire vagliarne la direzione, ma anche individuarne eventuali punti ciechi e ulteriori possibilità di uscita.

Che siano molteplici le strade attraverso le quali la conoscenza vive e si rin- nova è una ovvietà. Meno ovvio è forse pensare che, di per sé presa, ogni strada è autoreferenziale e destinata a chiudersi in se stessa, entro i margini di una efficacia mai provata dall’incrocio con altri passi. Nella consapevolezza di questo rischio, Mechrí propone occasioni di confronto con pratiche di sapere anche lontane da quelle della ricerca strettamente teorica. Le sessioni chiamate «Incontri» rispondono alla esigenza di lasciarsi provocare e contagiare da esperienze conoscitive «altre» rispetto alla più tradizionale formazione intellettuale. Solo nel confronto con tradizioni e linguaggi di- versi è possibile fare il punto su ciò che davvero sappiamo e su ciò che possiamo fare dei nostri saperi in azione.

«Linguaggi in transito»: così si chiamano, fin dalla nascita di Mechrí, i cicli formativi nei quali prendono la parola discipline scientifiche differenti, mostrando i punti di svolta che, nell’attualità del loro esercizio, annunciano possibilità di fertile metamorfosi, aperte a prospettive di ricerca rinnovate. Il linguaggio che in questo nuovo anno verrà invitato a esporsi nella sua sin- tassi peculiare è quello della matematica: esperanto, limite e criterio di ogni moderno sapere scientifico. Proprio il linguaggio matematico sembra però appellarsi, nei suoi sviluppi più avanzati, alla possibilità di una «filosofia sintetica» come orizzonte entro il quale pensare, lungo traiettorie convergenti, ciò che il nostro tempo chiede di pensare.

La scelta di confrontarsi con il linguaggio matematico e di farlo in apertura del nuovo anno sociale nasce dal progetto di prenderne in carico temi, termini e problemi, in modo continuativo e con approcci caleidoscopici, nel corso dei mesi successivi. Lo si farà anzitutto negli appuntamenti «In margine a», durante i quali si metteranno a fuoco i nuclei transdisciplinari emersi nelle sessioni di «Linguaggi in transito: matematica». Ma anche il Seminario di filosofia e quello delle arti dinamiche, ciascuno a proprio modo nel gioco delle reciproche implicazioni tematiche, si confronteranno con la questione generale che soggiace a qualsivoglia mathema (sia esso sintetico o analitico). Potremmo così esprimerla in una formula sintetica: le parti, il tutto. Dividere e comporre, distinguere e articolare, spezzare e unificare sono infatti i due aspetti di quell’unico movimento che è all’origine di ogni azione conoscitiva. Anche in questo senso, anche per questa ragione – dicevamo – il nuovo anno mechritico comincia nel segno della con-divisione.

Florinda Cambria (Presidente di Mechrí) 

Seminario di filosofia

SIMULTANEITÀ: L’UNO DEI MOLTI

a cura di Carlo Sini

Il percorso del Seminario prende avvio da una domanda tradizionale: che cosa sono le «cose»? Che cos’è propriamente una cosa e quale relazione intercorre tra le cose e la realtà? Si può dire che l’episteme, la scienza filosofica antica, è appunto partita da questa domanda, fornendone due grandi e per molti versi opposte soluzioni: quella ontologica di Aristotele e quella del meccanicismo atomistico democriteo. Di fatto queste due istanze, queste due visioni, queste due formidabili macchine argomentative sono giunte si- no a noi, attraversando però nella modernità una modificazione significativa della domanda stessa: non quale sia l’essenza della cosa, ma quale sia la verità della nostra conoscenza delle cose. In riferimento sia a Kant sia alla celebre Questione della cosa di Heidegger, il Seminario si farà carico di questo ulteriore cammino, il cui esito, via via impostosi alla cultura contemporanea, è l’inconciliabile dualismo tra l’uso del mondo e la sua comprensione, ovvero tra l’appropriazione e la produzione tecnologica delle molteplici cose e conoscenze e la globale unità di senso del sapere. L’impossibile simultaneità di uso e comprensione, di efficacia e ragione complessiva, figura caratteristica del nichilismo europeo, costituisce l’ulteriore domanda e l’ultima frontiera di cui il Seminario si farà carico, nel suo problematico ma intenzionalmente costruttivo cammino di ricerca. Che cosa significhi e si possa oggi pensare e come si ponga, in modi inediti, il problema della relazione tra l’unità e il molteplice, l’assoluto dell’essenza e la realtà degli individui, è il tema conclusivo del cammino.

MATERIALI                                                                                        

Cartigli:

(dall’archivio Carlo Sini)

  1. 7/10/2017
  2. 4/11/2017
  3. 2/12/2012
  4. 13/01/2018
  5. 10/02/2018
  6. 10/03/2018
  7. 14/04/2018
  8. 12/05/2018

Considerazioni:

  1. 7/10/2017
  2. 4/11/2017
  3. 2/12/2017
  4. 13/1/2018
  5. 10/02/2018
  6. 10/03/2018
  7. 14/04/2018
  8. 12/05/2018

Audio:
(disponibile solo per alcuni browser: in caso di problemi provare ad aprire i file con Explorer o Firefox.)

  1. 7/10/2017 prima parte – seconda parte
  2. 4/11/2017 prima parte – seconda parte
  3. 2/12/2017 prima parte – seconda parte
  4. 13/1/2018 prima parte – seconda parte
  5. 10/02/2018 prima parte – seconda parte
  6. 10/03/2018 prima parte – seconda parte
  7. 14/04/2018 prima parte – seconda parte
  8. 12/05/2018 prima parte – seconda parte

Germogli:

  1. Gianfranco Gavianu: Riflessioni iniziali sui concetti di “uso”, “comprensione”, “uno”, “molti”, “simultaneità” (29 ottobre 2017)
  2. Marcello Venturino: Atto puro, materia informe e cosmo (1 novembre 2017)
  3. Carlo Sini: Risposta a Gavianu (8.11.2017)
  4. Carlo Sini: Risposta a Venturino (8.11.2017)
  5. Tommaso Gennari: Germoglio dopo la seconda sessione del seminario (09.11.2017)
  6. Enrico Redaelli: In un lampo (10.11.2017)
  7. Carlo Sini: Risposta a Gennari (14.11.2017)
  8. Mario Alfieri: Per una filosofia del gesto quotidiano (23.11.2017)
  9. Eleonora Buono: Invito a cena (27.11.2017)
  10. Carlo Sini: Risposta a Mario Alfieri (1 dicembre 2017)
  11. Carlo Sini: Risposta a Eleonora Buono (1 dicembre 2017)
  12. Fabrizio Rendina: Ma siamo già salvi (1 dicembre 2017)
  13. Carlo Sini: Risposta a Fabrizio Rendina (7 dicembre 2017)
  14. Fabrizio Rendina: Materialismo trascendentale, datità, pensiero abissale, sostanza (10 dicembre 2017)
  15. Carlo Sini: Risposta a Fabrizio Rendina (Materialismo trascendentale) (16 dicembre 2017)
  16. Egidio Meazza: Atomismo: tra discreto e continuo (08-09.01.2018)
  17. Carlo Sini: Risposta e Egidio Meazza (23.01.2018)
  18. Roberto Ago: Lo Sfero Vorticoso (28.01.2018)
  19. Matteo Angelo Mollisi: Il principio del gioco (02.02.2018)
  20. Fabrizio Rendina: La circolarità del movimento (06.02.2018)
  21. Carlo Sini: Risposta a R. Ago (Lo Sfero Vorticoso) (08.02.2018)
  22. Carlo Sini: Risposta a M.A. Mollisi (Il principio del gioco) (08.02.2018)
  23. Carlo Sini: Duplice risposta a F. Rendina (I rischi del transito; La circolarità del movimento) (08.02.2018)
  24. Mario Alfieri: Il vortice, le particelle, il vuoto (25.02.2018)
  25. Fabrizio Rendina: L’istante (26.02.2018)
  26. Carlo Sini: Risposta a Mario Alfieri (I vortici, le particelle, il vuoto) (20 marzo 2018)
  27. Carlo Sini: Risposta a F. Rendina (L’istante) (20 marzo 2018)
  28. Francesco Califano: Frenetico – fronetico (05.05.2018)
  29. Egidio Meazza: Punto di contatto (09.05.2018)
  30. Giovanni Fanfoni: Gettar via la scala (11.05.2018)
  31. Carlo Sini: Risposta a F. Califano (Frenetico-fronetico) (15.05.2018)
  32. Carlo Sini: Risposta a E. Meazza (Punto di contatto) (15.05.2018)
  33. Carlo Sini: Risposta a G. Fanfoni (Gettar via la scala) (15.05.2018)
  34. Gianfranco Gavianu: Le nozioni di contiguità e continuum… (08.07.2018)
  35. Carlo Sini: Risposta a Gianfranco Gavianu (18.07.2018)
  36. Mario Alfieri: Il bene di là del vero e del falso (10.08.2018)
  37. Carlo Sini: Risposta a Mario Alfieri (Il bene di là del vero e del falso) (18.07.2018)

Seminario delle arti dinamiche

IL FILO DELLA GHIRLANDA O L’ARTE DEL COMPORRE

a cura di Florinda Cambria

La non ovvia nozione di «arte dinamica», prima che indicare l’ambito disciplinare entro cui il secondo Seminario permanente di Mechrí si muove, costituisce l’oggetto della sua interrogazione fondamentale. Alla luce del cammino svolto nelle precedenti edizioni del Seminario, intendiamo qui per «arte dinamica» ogni pratica conoscitiva che operi mediante composizione di differenze, che intrecci elementi di per sé inerti facendone un tutto organico dotato di efficacia performativa. In questo senso, le arti dinamiche non producono anzitutto «opere», ma particolari forme di esperienza della relazione fra le parti e il tutto.

Il Seminario prenderà le mosse da questa prima definizione orientativa e cercherà di fare chiarezza sulla concreta operazione del comporre, del porre insieme ciò che è separato, indagando anzitutto le condizioni di emergenza di ciò che chiamiamo un «frammento». La parola «frammento», in generale, indica la porzione di un intero che si presenta ampiamente corrotto o lacunoso, o che non si presenta affatto, ma la cui esistenza è presupposta o evocata da quella del frammento medesimo. Il Seminario guarderà a questo ambiguo legame tra il frammento e l’intero come a una relazione di natura eminentemente simbolica, che descrive la struttura stessa della percezione (come ha mostrato Merleau-Ponty). Si esamineranno in questa prospettiva le principali tesi relative al movimento espressivo e al montaggio messe a punto da alcuni protagonisti dell’avanguardia teatrale e cinematografica russa, in particolare Vsevolod E. Mejerchol’d e Sergej M. Ejzenstejn. La presentazione di queste tecniche avrà tuttavia una funzione puramente esemplificativa e non sarà fine a se stessa; costituirà invece l’occasione per una indagine di più ampio respiro sulla sapienza del comporre, tenendo desta l’attenzione alla questione centrale dell’intero Seminario: qual è il «supporto» del montaggio? quale il suo «soggetto»? qual è il continuum che rende possibile tanto la scomposizione quanto la ricomposizione «ad arte» di frammenti e sequenze? quale il loro mobile punto di giuntura?

MATERIALI

Brogliacci:

  1. Brogliaccio del 28/10/2017
  2. Brogliaccio del 18/11/2017
  3. Brogliaccio del 16/12/2017
  4. 20/01/2018
  5. Brogliaccio del 17/02/2018
  6. Brogliaccio del 17/03/2018
  7. Brogliaccio del 21/04/2018
    7bis del 22/04/2018, Appunti di lavoro F. Albanese: Macchine, immagini: la vita. Un percorso in sorvolo sull’Ottocento 
  8. Brogliaccio del 19/05/2018

Materiali:

  1. 28/10/2017
    1.1 Il Sutra della Ghirlanda
    1.2 Antonin Artaud, Autour d’une mère
    1.3 Parentesi Transiberiana
    1.4 Immagini della Transiberiana
    1.5 Parentesi simultaneista
    1.6 Immagini di Delunay e del Simultaneismo
  2. 18/11/2017
    2.1 G. Craig, l’attore e la Supermarionetta
    2.2 Figure di decorazioni grottesche
    2.3 Jacques Callot: figure grottesche
  3.  16/12/2017
    3.1 L’industria del cinema sovietico negli anni Venti
    3.2 Bordwell-Thompson, Storia dei cinema e dei film, Cap_6
    3.3 F. Cambria, Pedagogia in azione. Il teatro politico di Bertolt Brecht
    3.4 Tecnica, in Encilopedia Treccani Cinema
    3.5 Toshusai Sharaku
    3.6 S. Ejzenštein, La nascita del montaggio
  4. 20/01/2018
  5. 17.02.2018
    5.1 S. Ejzenstejn, La quarta dimensione nel cinema
    5.2 E. Meazza, Brevi note sulla quarta dimensione
  6. 17/03/2018
    6.1 Ligeti, Atmosphère con grafico
    6.2 Partitura Aleksandr Nevskij
    6.3 Pitture su rotolo disteso
    6.4 El Greco, Tempesta su Toledo
    6.5 Linee della bellezza
    6.6 Nodi vinciani
    6.7 Leonardo, Sala delle Asse
    6.8 R. Balistrieri, Olì olì olà
    6.9 R. Balistreri, Cummari Nina cummari Vicenza
  7. 21/04/2018
    7.1 G. Ligeti, Lux aeterna
    7bis: 22/04/2018 (sessione integrativa a cura di Francesco Albanese)
    1. Fenachistiscopio, 1833
    2. Zootropio
    3. Janssen, passaggio di Venere davanti al Sole
    4. Muybridge, sequenza cavallo
    5. Fratelli Lumiere, Arrivo del treno
    6. Possessed, scena treno
    7. Frank Gilbreth, film
    8. Edwin Porter, film (l’ultima scena)
    9. Ottobre, scena mitragliatrice
    10. Presentazione
    11. De Chirico
    12. Fumetto
  8. 19/05/2018
    8.1 C. Sini, Inizio, p. 217
    8.2 A. Artaud, il teatro alchimistico
    8.3 A. Artaud, Per farla finita col giudizio di dio
    8.4 Bal Musette: Bal Musette Mix 1910-1930;  Bals musette de l’étéBal musette in balera.
    8.5 Francis Poulenc, Un embarquement pour Cythère (valse musette pour deux pianos), 1951, versione A, versione B.

Audio:

  1. 28/10/2017: prima parte (mancano i primi 28 minuti) – seconda parte
  2. 18/11/2017: prima parte – seconda parte
  3. 16/12/2017: prima parte – seconda parte
  4. 20/01/2018: prima parte – seconda parte
  5. 17/02/2018: prima parte – seconda parte
  6. 17/03/2018: prima parte – seconda parte
  7. 21/04/2018: prima parte – seconda parte

    bis. 22/04/2018:
    prima parte – seconda parte (sessione integrativa a cura di Francesco Albanese)
  8. 19/05/2018: prima parte – seconda parte

Germogli:

1. Marcello Venturino: FAR RISUONARE L’INTERO NELLA PARTE (01/11/2017)
2. Florinda Cambria: RISPOSTA A MARCELLO VENTURINO (12/11/2017)
3. Egidio Meazza: BREVE NOTA SU ANTIFONE SOFISTA (16/11/2017)
4. Egidio Meazza: HEIDEGGER: LA QUARTA DIMENSIONE DEL TEMPO (03/03/2018)
5. Egidio Meazza: DOPO UN ANNO (24/05/2018)

Linguaggi in transito: matematica

TECNICHE E IDEE DELLA MATEMATICA CONTEMPORANEA PER LO SVILUPPO ATTUALE DELLA FILOSOFIA

a cura di Fernando Zalamea

(Departamento de Matemáticas, Universidad Nacional de Colombia)

www.docentes.unal.edu.co/fzalameat/

Il percorso (tre sessioni consecutive, ciascuna con due ore di lezione e due di discussione con i partecipanti) vuole presentare, da un punto di vista concettuale, alcune idee della matematica moderna (1830-1950) e contemporanea (dal 1950 a oggi), e farle reagire con problemi filosofici di vecchia e nuova data. Si intende infatti esibire la matematica come un pensiero in azione, strettamente connesso alla fenomenologia, all’estetica e alla pragmatica, in sensi precisi che si richiamano all’opera di Charles Sanders Peirce. Alcune delle idee principali della matematica contemporanea – con particolare riferimento a Alexander Grothendieck e alle nuove proposte riguardo alla comprensione del numero (schemi), dello spazio (topoi) e della forma (motivi) – sono sconosciute al di fuori degli ambienti specialisti, ma dovrebbero avere un impatto profondo negli sviluppi del pensiero nel XXI secolo. Alcuni contributi di Grothendieck (categorie, fasci, topoi) e le loro conseguenze logiche (non classiche) sono infatti di ampia portata nel quadro di una cultura dinamica e entrano in un dialogo profondo con pensatori critici come Valéry, Warburg, Florenskij o Benjamin. L’emergenza di una nuova filosofia sintetica e lo sviluppo teorico di una transmodernità naturale (opposta al «postmoderno») potrebbero aiutare a orientarci meglio nella difficile età dei misti in cui ci troviamo. Agli iscritti verranno forniti il programma dettagliato degli argomenti che si discuteranno nelle sessioni del ciclo formativo e una bibliografia di riferimento suggerita dal coordinatore. Alle tre sessioni condotte da Fernando Zalamea faranno seguito, in novembre e in dicembre 2017, due sessioni di approfondimento tematico (In margine a Linguaggi in transito: matematica) aperte a tutti i Soci e coordinate da Gabriele Pasqui e Carlo Sini, membri del Comitato scientifico di Mechrí.

MATERIALI

Audio:

  1. Venerdì 13/10/2017 prima parte – seconda parte
  2. Sabato 14/10/2017 prima parte – seconda parte
  3. Domenica 15/10/2017 prima parte – seconda parte

Materiali:
Psicologismo e anti-psicologismo nel pensiero matematico di Poincaré e Grothendieck
(Roma, Ottobre 2017)
2. Two New Gestures on Peirce’s Continuum and the Existential Graphs: Plurality of Pragmatic Imagination
(Milano, Ottobre 2017)
3. Tecniche della matematica contemporanea per lo sviluppo attuale della filosofia
(Mechrì, Ottobre, 2017)
4. EPISTEMOLOGÍA E HISTORIA DE LAS MATEMÁTICAS SEMINARIO CONTINUO DE FILOSOFÍA DE LAS MATEMÁTICAS
(Bogotà, 2012-16)

Germogli:

  1. Giuseppe Sparapano: ECHI DELSEMINARIO DEL PROFESSOR FERNANDO ZALAMEA (27.10.2017)
  2. Lorenzo Karagiannakos: IL FANTASMA SIMULTANEO (4.10.2017)
  3. Michela Torri: L’ARTE DELL’ANDIRIVIENI (5.10.2017)
  4. Egidio Meazza: LA NUOVA MATEMATICA E LA SCRITTURA (15.11.2017)
  5. Egidio Meazza: DOMANDE AL PROFESSOR ZALAMEA (15.11.2017)
  6. Egidio Meazza: LE PAROLE DI MICHELA (15.11.2017)
  7. Fernando Zalamea: RISPOSTE ALLE DOMANDE DI EGIDIO MEAZZA (3.12.2017)
  8. Matteo Angelo Mollisi: APPUNTI PER UN’ONTOLOGIA DELLA “COSTRUZIONE” E DEL SUO “DISPIEGAMENTO” (3.12.2017)
  9. Mario Alfieri: UN NUMERO DALLO SPAZIO PROFONDO (7.12.2017)
  10. Matteo Angelo Mollisi: L’INTERROGAZIONE SULL’ESSERE DELLA “COSTRUZIONE” COME POSSIBILE “TERZA VIA” DEL LAVORO DI MECHRÍ (20 dicembre 2017)
  11. Michela Torri: DOMANDE AL PROFESSOR ZALAMEA (16 dicembre 2017)
  12. Fernando Zalamea: RISPOSTE A MICHELA TORRI  (16 dicembre 2017)
  13. Carlo Sini: RISPOSTA A MOLLISI (2 febbraio 2018)

Costellazioni

VIVERE INSIEME, FARE INSIEME

28/01/2018

Plico Costellazione 1
(a cura di Eleonora Buono, Arianna Mazzotti, Gabriele Pasqui, Marco Tronconi)

Allegati:
Enrico Redaelli: Legge ed eccezione
Enrico Redaelli: In un lampo
Gabriele Pasqui: Attori, forze, spazio. Alcune osservazioni sulle tensioni urbane
Cristina Bianchetti: Gli spazi della condivisione sono in grado di ricostruire la città?

Germogli:
Egidio Meazza: Legge e mercato
Mario Alfieri: La scacchiera, la città, il labirinto
Fabrizio Rendina: Il transito e i suoi rischi (2/02/2018)

COME SI FORMA UN CORPO UMANO

25/03/2018

Plico Costellazione 2
(a cura di: Lorenzo Karagiannakos, Carlo Sini, Michela Torri, Marco Tronconi)

Germogli:
1. Interventi programmati (di M. Alfieri,E. Buono, E.Meazza)
2. Egidio Meazza: Fermare il tempo (22.03.2018)

MISURA E DESIDERIO: IL GESTO DELLA DEA

29/04/2018

Plico Costellazione 3
(a cura di: Paolo Beretta, Florinda Cambria, Lorenzo Karagiannakos Elia Steve, Michela Torri)

Percorsi Mechrí

VITA, CONOSCENZA

a cura di Antonio Attisani, Florinda Cambria, Tommaso Di Dio, Francesco Emmolo, Manuela Monti, Gabriele Pasqui, Enrico Redaelli, Carlo Alberto Redi, Carlo Sini

«Percorsi Mechrí» è il nome della collana (recentemente inaugurata presso l’Editoriale Jaca Book, a cura di Florinda Cambria) che di anno in anno documenterà i risultati del lavoro di ricerca svolto dalla nostra Associazione. Il primo volume (attualmente in corso di stampa) si intitola Vita e conoscenza e rintraccia, rielaborandoli entro una cornice organica, i cammini svolti nei Seminari e negli altri cicli formativi di Mechrí durante il suo primo anno di attività (il 2015-2016). Si tratta di un volume collettaneo, che intreccia i materiali messi a punto dai coordinatori scientifici dell’Associazione e i contributi di alcuni partecipanti alle sessioni di lavoro. Il primo capitolo raccoglie i testi di Carlo Sini (con la riproduzione di 40 tavole a colori) relativi al Seminario di filosofia intitolato Diventa ciò che sei. Il secondo ripercorre il lavoro svolto nel Seminario delle arti dinamiche (Ancora teatro?), coordinato da Antonio Attisani e Florinda Cambria. Il terzo (Il sapere della vita) dà la parola ai biologi Carlo Alberto Redi e Manuela Monti in merito alle più recenti questioni dibattute tra gli «scienziati della vita». Il quarto capitolo (Che cosa mi manca?) documenta la vivace discussione intorno a ricchezza e povertà (di essere, di avere e di sapere) che ha accompagnato lo svolgimento dei suddetti percorsi di ricerca. Ciascuna delle sessioni sarà dedicata a uno dei quattro capitoli del volume, per fare il punto sugli sviluppi transdisciplinari che, attualmente, i temi ivi trattati rivelano agli occhi dei rispettivi autori, dei Soci che a suo tempo contribuirono alla loro messa a fuoco e di coloro che vi si confronteranno per la prima volta mediate la lettura del volume Vita e conoscenza.

Dove sta l’individuo?

Materiali:

  1. M. Monti e C.A. Redi: Noi siamo l’intestino, La Lettura, 8 aprile 2018
  2. G. Forti: Contributo per il lemmario bio-filosofico (5 giugno 2018- Errata corrige 27 agosto 2018)

Audio:

  1. 20/05/2018, Incontro Dove sta l’individuo?:  prima parte, seconda parte

La Bottega dei saperi

SOGGIORNO DI STUDIO 

presso il Convento della Ripa – 25-27 maggio 2018 

a cura del Comitato scientifico di Mechrí

Sin dalla sua nascita Mechrí ha inteso costituire, per tutti coloro che ne seguono e sostengono le attività, un’occasione per addestrarsi a costruire un sapere comune, intrecciando le arti con le scienze, le lettere con la ricerca sperimentale, la tecnica con il pensiero filosofico, al di là di partizioni stantie e di sterili contrapposizioni. È in tal senso che la nostra Associazione ha scelto di chiamarsi «Laboratorio di filosofia e cultura»: sia perché le modalità di una formazione transdisciplinare sono ancora tutte da inventare (il che assegna alle nostre ricerche un carattere inevitabilmente sperimentale), sia perché il genere di conoscenza che costituisce la nostra ipotesi e la nostra scommessa richiede di svolgere con pazienza esercizi di trasmissione e condivisione dei percorsi individuali entro un orizzonte collettivo. Il modello segreto che ispira il nostro progetto culturale è quello delle botteghe rinascimentali, dove il lavoro degli apprendisti era auto-formazione mediante il fare e la maestria da acquisire, nel tempo lento delle prove e degli errori, risiedeva nel graduale trasformarsi della postura, delle mani, dell’agilità con la quale i corpi si mettevano all’opera. La Bottega dei Saperi è anzitutto un auspicio, ciò che Mechrí vorrebbe addestrarsi a diventare.

Per dare concreto avvio all’esercizio, in chiusura delle attività dell’anno sociale sono programmate due giornate di lavoro intensivo per sostare sui temi via via emersi elaborando percorsi di riflessione condivisi. Il luogo scelto per il soggiorno di studio è un ex Monastero Carmelitano, il Convento della Ripa di Albino (BG), risalente alla metà del XV secolo e oggi attrezzato a suggestivo ostello (La Ripa Hostel http://www.laripahostel.com/) dall’Associazione Diaforà (Centro di studio, ricerca e formazione sulla differenza). Di seguito il programma generale delle giornate. Temi, titoli e materiali delle singole sessioni verranno trasmessi agli iscritti tramite email.

MATERIALI

Plichi:

1. Uso e comprensione
2. Simultaneità
3. Il contiguo e il continuo
4. Mondo e rappresentazione

Video:

Uso e comprensione: il fascinaio (27/05/2018)
(a cura di: Francesco Albanese, Paolo Bianchi, Valentina Cappelletti, Fabrizio Persico, Enrico Redaelli, Chiara Rota, Michela Torri)

Seminario estivo

Qui potrete scaricare il programma completo delle attività del seminario residenziale a cura di Carlo Sini:

Il ritmo e la figura: luoghi dell’arte e del pensiero

dal 29 luglio al 3 agosto 2018
Modica

In questo primo anno il Seminario convocherà la filosofia, il teatro, la poesia e la teologia a un dialogo intorno al tema del ritmo e della figura come luoghi dell’arte e del pensiero.

Sotto il coordinamento di Carlo Sini, Direttore scientifico di Mechrí, gli incontri si articoleranno in lezioni, laboratori, esercitazioni collettive e letture, a partire da proposte testuali, visive e audiovisive.
Parte di questi materiali sarà inviata per tempo agli iscritti, in un plico di documenti attinenti ai lavori del Seminario.

Le sessioni proporranno percorsi interattivi, che verranno convogliati nella sessione plenaria conclusiva. In chiusura del soggiorno di studio verrà consegnato ai partecipanti un attestato di frequenza.

Al seguente link è possibile scaricare la brochure completa del Seminario con i dettagli del programma e la presentazione dei docenti: http://www.mechri.it/seminario-estivo-2018/

Attrezzeria

  1. Riccardo Conte, L’eredità di Beccaria: segmenti di un profilo introduttivo (08.06.2018)